DE LORENZI, Giovanni Battista
Nacque a Schio presso Vicenza nella parrocchia di S. Pietro, da Leonardo e da Cecilia Miolli, il 12 marzo 1806 (e nton il 11 come è generalmente riportato), come risulta dall'atto di battesimo pubblicato dal Saccardo. La prima notizia sulla sua attività risale all'8 marzo 1825: in tale data il giovane organaro rispose a don Lodovico Gallo, organista di S. Felice in Vicenza, con una lettera in cui offriva la sua opera per la costruzione di un organo dotato di una tastiera di 52 tasti, una pedaliera di 18, 10 registri di ripieno e 14 registri di concerto.
In seguito al successo di questa operazione il D. si trasferì a Vicenza con il laboratorio, stabilendosi in borgo S. Felice probabilmente sin dal mese di novembre del 1830, se la Gazzetta di Venezia cita questo trasferimento il giorno 29. Lo spostamento dalla provincia alla città giovò evidentemente alla fama del D.: cinque anni dopo egli poteva portare il totale degli organi costruiti o riparati (con un intervento massiccio, però) a 11 unità, l'ultima delle quali è lo strumento destinato alla chiesa dei padri filippini di Vicenza. Si trattava di uno strumento a due manuali dotato di almeno 21 registri: l'imprecisione nel computo è dovuta al fatto che l'organo venne manomesso nel 1895 da Romano Zordan di cui, nel corso dell'ultimo restauro (1975), sono stati definitì gli apporti. L'importanza dell'organo dei filippini per la ricerca storica sul suo autore è data da tre articoli (riportati dal Saccardo, 1975) comparsi nella Gazzetta privilegiata di Venezia in data 3 luglio, 27 agosto e 23 sett. 1835. Nel primo caso si tratta di un elogio incondizionato nei confronti del D., che vien qui paragonato addirittura a P. Nacchini e a G. Callido; l'intento fin troppo palese di concedere una pubblicità forse eccessiva da parte di una penna amica è sottolineato nell'articolo successivo dove l'anonimo estensore denuncia, registro per registro, la carenza dell'opera. La querelle si placa con la risposta dell'articolista Felice Bregozzo (autore anche del primo saggio) che, pur denunciando una severità eccessiva nel giudizio, ne accetta, per lo meno in parte, le critiche.
Di particolare importanza è poi l'organo per la chiesa di S. Antonio Navo di Trieste (1836) paragonabile persino al Nacchini della basilica di S. Giustina in Padova. Tra i lavori di restauro (tra i quali quello del 1841 per S. Corona in Vicenza) e i nuovi strumenti (tra i quali l'organo dell'oratorio dei filippini in Vicenza ci è pervenuto praticamente intatto) si giunge alla realizzazione più famosa del 1848 per la cattedrale di Vicenza e allo strumento del 1855 (inaugurato però l'anno successivo) a S. Corona, costruito secondo il sistema fonocromico e giunto integro sino a noi.
Il sistema fonocromico si compone di due accorgimenti tecnici che intervengono sulla sonorità dello strumento in maniera diversa ma complèmentare. Ciascun tasto del manuale fonocromico (il sistema poteva essere applicato a diverse unità) è dotato di un doppio abbassamento, il primo dei quali è quello tradizionale mentre il secondo (dovuto ad una maggior pressione) dà vita ad un meccanismo che immette aria in una seconda fila di canne identiche alle prime nel timbro, formando un suono più corposo. L'organista inoltre può influire sul suono anche in un altro modo: il serbatoio d'aria tradizionale ne ospita un secondo a esso sovrapposto e diviso in due scompartimenti autonomi gravati entrambi da un unico peso. Liberando per mezzo di una valvola uno dei due scompartimenti si ottiene una minore resistenza al peso; l'aria contenuta nel serbatoio superiore viene perciò immessa con una pressione maggiore nel serbatoio generale e quindi nelle canne, dando luogo ad un suono più potente. Il pericolo di una variazione nella risposta in frequenza viene evitato dal D. con un cambiamento nella costruzione delle canne: le canne usuali, dotate di una pressione tipo di cm 4, vennero sostituite da altre della capacità di cm 6,5, il che impediva il rischio del passaggio d'ottava al cambiamento di pressione.
Sempre parzialmente fonocromico sarà l'organo costruito per la chiesa arcipretale di Malo nel 1878, dotato di una prima tastiera comune con 33 registri e di una seconda tastiera a sistema fonocromico con io registri. Numerosi furono i riconoscimenti pubblici conseguiti dal D. durante la vita: un elenco di questi è offerto dal Dalla Libera. Il D., peraltro, non limitò la sua attività. alla costruzione di organi; a quanto risulta da documenti scoperti dal Saccardo (1975), egli si dedicava parallelarhente anche all'arte della liuteria e portava a compimento scritti di una certa importanza inerenti alla sua professione.
Il D. morì il 25 dic. 1883 in Vicenza: nel lavoro di organaro gli succedette il figlio Antonio Luigi.
Oltre agli strumenti ci sono pervenuti del D.: quattro lettere autografe datate 22 e 27 maggio 1878 e 7 e 26 febbr. 1881, conservate nell'Archivio storico del teatro La Fenice di Venezia, busta Organo; Studio sul temperamento equabile e il metrofono, in Atti del Regio Istituto veneto, s. 3, XVI, pp. 227-36; I registri di concerto, in Gazzetta privilegiata di Venezia, Venezia, 10 ott. 1839; Descrizione del timpanitono .... ibid., 25 luglio 1847; Sull'organo della voce umana, Vicenza 1847; La musica del nostro secolo e la musica dell'avvenire, ibid. 1871.
Fonti e Bibl.: Vicenza, Arch. parrocchia S. Felice, Docum. riguardanti l'organo De Lorenzi;Ibid., Legati e docum. dal 1600 fino al 1870;Fontanella, Arch. parrocchia S. Pietro Apostolo, Contabilità (in data 7 giugno 1863); Schio, Arch. parrocchia S. Pietro, Nati 8. apr. 1797. Sino li 6. nov. 1807, II, n. 4921; Vicenza, Bibl. Bertoliana, ms. G.23.10.17 (1675), G. Favetta, Terso delle mem. le più interessanti..., tomo 3; Ibid., Arch. della Curia, F. Canneti, Relazione di collaudo per l'organo della cattedrale di Vicenza;F. Trissino, Al chiarissimo signor professore G. B. D. vicentino restauratore dell'organo della chiesa de' MM. RR. PP. del Monte Berico di Vicenza - terze rime, Padova 1837; Id., Elenco degli organi nuovi fabbricati dall'artefice vicentino signor G. D., in Versi del nob. conte F. Trissino, Vicenza 1853, pp. 187-91; A. De La Fage, Quinze visites à l'Expos. universelle de 1855 (orgue De Lorenzi), Paris 1856; F. Formenton, Mem. stor. della città di Vicenza dalla sua origine al 1867, Vicenza 1867, p. 984; Gli espositori vicentini Salviati e D., in Giorn. della Provincia di Vicenza, 30 ag. 1881; Boll. mensile della Camera di commercio e di Atti della Provincia di Vicenza, 1º ag. 1883; S. Rumor, Una pagina di storia della Congregazione e della chiesa dei padri dell'oratorio in Vicenza, Vicenza 1885, p. 16; Id., Gli scrittori vicentini dei secc. XVIII e XIX, Venezia 1905-1909, p. 129; G. Helbig, Etude sur le tuyaux d'orgue à pression variable, in La Revue musicale, XXXV (1931), pp. 366 ss.; A. Navarrotto, Cenni sulla fabbrica d'organi De Lorenzi, in Ottocento vicentino, Padova 1937, p. 83; G. Mantese, Storia musicale vicentina, Vicenza 1956, pp. 129; S. Dalla Libera, L'arte degli organi nel Veneto; la diocesi di Ceneda, Venezia-Roma 1966, pp. 235-54 e passim;G. Mantese, Storia di Valdagno, Valdagno 1966, p. 498; M. Saccardo, Precedenti stor. sugli organi della basilica, in La basil. dei Ss. Felice e Fortunato..., Vicenza 1972, pp. 53 s.; M. Sutter, Aspetti della prassi organ. in Italia nel Settecento e nel primo Ottocento, in L'Organo, XI (1973), 1-2, pp. 139-53; S. Dalla Libera-G. Radole, Regesto di notizie organarie e organistiche pubbl. nella Gazzetta di Venezia (1816-1888), ibid., XII (1974), 1-2, pp. 81 s.; M. Saccardo, Arte organaria. Organisti e attività musicale ai filippini di Vicenza, Vicenza 1975, pp. 10-13, 35-75, 111-15; C. Galla, Nella bella chiesa dei filippini - Restauro per un grande organo, in IlGiorn. di Vicenza, 22 apr. 1975; G. Piazza, Stasera ai filippini concerto inaugurale dell'organo restaurato, in IlGazzettino, 28 ott. 1975; C. Galla, Restaurato l'organo del D. "costruito" nel 1835 ai filippini, in Il Giorn. di Vicenza, 28 ott. 1975; Id., Ottima "prova d'esame" ai filippini per il restaurato organo De Lorenzi, ibid., 30 ott. 1975; M. Saccardo, Arte organaria, organisti e attività musicale a S. Corona. Precisazioni sul patrim. artistico della chiesa, Vicenza 1976, passim;Id., L'organo De Lorenzi, in Ilduomo di Malo nel centenario della consacrazione, Vicenza 1978, pp. 74-94; Id., Gli organi e gli esordi di G. D. Gli organisti e l'attività musicale nella basilica sanfeliciana di Vicenza, Vicenza 1979, pp. 17-37, 50; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, Suppl., p. 250; La Musica. Diz., I, p. 508.