DE LA GARDIE, Magnus Gabriel, conte
Nacque a Reval (ora Tallinn) il 15 ottobre 1622 da Iacopo, di famiglia originaria della Linguadoca e venuta nei paesi scandinavi nella seconda metà del sec. XVI. Pontus de la Gardie s'era infatti posto al servizio dei Danesi prima, degli Svedesi poi nella guerra nordica (1563-1570); colmato di onori da Giovanni II di Svezia, aveva assicurato alla Svezia con brillante campagna l'Estonia. Il figlio di lui, Iacopo, aveva continuato a guerreggiare contro i Russi, ed era stato uno dei tutori di Cristina di Svezia nella sua minore età. Magnus aveva così aperta la via agli onori, facilitatagli ancora dal fatto di essere diventato il favorito di Cristina; e fu infatti a 24 anni inviato in missione diplomatica straordinaria in Francia, nel 1651 insignito della dignità di maresciallo, e nel '52 di gran tesoriere. Nel 1653 cadde bensì in disgrazia presso Cristina; ma l'avvento al trono di Carlo X, di cui Magnus aveva sposato la sorella, Maria Eufrosina, gli ridava una posizione di prim'ordine. E così, dopo di essere stato inviato nel 1655-57 nelle provincie orientali contro la Polonia e la Russia, diveniva nel 1660 gran cancelliere del regno; poi, ancora, membro del consiglio di reggenza di Carlo XI. La politica estera svedese fu da lui diretta per un lungo periodo, in senso spiccatamente francofilo: concluse l'alleanza con la Francia contro l'Olanda (1672) e finì con il far muovere la Svezia contro la Danimarca e il Brandeburgo (1675). Ma nel 1675 veniva sottoposto a inchiesta; perdette il suo potere e nel 1682 gli furono confiscati i possedimenti. Morì il 26 aprile 1686 a Bängam.
De La Gardie fu munifico protettore della cultura: chiamò a Lund Puffendorf; creò biblioteche; formò una preziosa collezione di manoscritti, passata nel 1848 alla biblioteca dell'università di Lund e donò, nel 1669, alla biblioteca dell'università di Upsala la famosa bibbia di Ulfila (Codex Argenteus).
Bibl.: Barenius, Högförräderimålet mot M. G. D. år 1675, 1897; id., Räjsten med Karl XI's förmyndarstyrelse, voll. 2, 1901-03; Hahr, Konst och konstnärer vid M. C. de la Gardie hof, 1905.