DE CRISTOFORIS, Giuseppe Antonio Ambrogio
Nacque a Milano l'11 ott. 1803, quarto figlio di Luigi Maria - dichiarato nobile con tutta la discendenza con diploma imperiale del 1° maggio 1793 - e della nobile Maria Francesca Prata.
Giovanissimo, secondo una consuetudine abbastanza diffusa tra i notabili della provincia lombarda, compiva numerosi e complessi viaggi ed esplorazioni; ne scaturiva una passione significativa per l'osservazione e la ricerca nell'ambito delle scienze naturali. Poco più che ventenne aveva già compiuto da autodidatta la sua maturazione culturale nella storia naturale, tarando tecniche e strumenti di ricerca mediante l'osservazione diretta della natura e conducendo indagini mineralogiche e riterche sui fossili che gli valevano la stima di influenti concittadini, e tra questi di Claro Malacame di cui divenne supplente onorario presso il gabinetto di storia naturale detto di S. Teresa.
Fin dal 1829 si adoperava per l'istituzione in Milano di una società volta a promuovere lo studio e il progresso delle scienze naturali. Nel 1831, coadiuvato dall'accademico Giorgio Jan, di origine ungherese e professore di botanica all'università di Parma, allestiva nella propria abitazione una ricca collezione di manoscritti e opere a stampa relativa agli argomenti di ricerca e di studio nonche una notevole raccolta di fossili, di minerali e di campioni vegetali e animali. Come molte persone di cultura del suo tempo dedite a studi e ricerche per diletto e interesse personale, il D. non cercava incarichi ufficiali realmente impegnativi, aiutato dalla grande agiatezza della sua famiglia e dalla sua posizione prestigiosa. Proprio per il carattere privato e personale del suo gabinetto di storia naturale gli era, quindi, possibile costituire una raccolta di un certo pregio.
Avendo per orizzonte delle sue indagini i territori natali, per oggetto la morfologia esterna delle produzioni naturali e per fine la loro classificazione, il D. costruiva la sua collezione come compendio della natura subalpina per esemplari. Di qui veniva l'ambizione di una collezione il più possibile completa, riunendo con successive integrazioni, mediante ricerca diretta o acquisti e scambi con vari collezionisti, tutti gli esemplari specifici e più significativi in relazione ai vari luoghi catalogati rigorosamente in specie, generi e classi.
Nell'intento di stabilire un metodo di classificazione ed una adeguata nomenclatura, scrisse una grammatica chiarissima, la Enumeratio methodica plantarum exsiccatarum fiorae italicae, insieme con lo Jan, pubblicata a Parma nel 1832. Collaborava, intanto al NuovoRicoglitore italiano e straniero, edito in Milano (divenuto dopo il 1833 Rivista mensuale europea), ma il suo lavoro scientifico, invero, minuzioso e paziente, non sarebbe mai andato al di là dell'opera di appassionato catalogatore. In quegli anni il D. partecipava attivamente alla vita della sua città, ed otteneva la nomina di cavaliere gerosolimitano.
Moriva assai giovane a Milano il 27 dic. 1837, di encefalite, dopo solo un anno dalla morte della moglie Rosa Brigo, lasciando due figlie, Fulvia e Giuseppina; legava alla sua città con testamento firmato il 1° sett. 1833 l'intera sua collezione con l'eccezione di un lascito a favore dello Jan.
Il municipio milanese, prendendo possesso del lascito testamentario, rilevava per intero la sua collezione ed assegnava allo Jan una rendita vitalizia mediante la transazione del 6 marzo 1838. Il lascito poneva le basi per l'istituzione del Museo civico di storia naturale presso il quale nel 1842 lo Jan inaugurava corsi di studio, proseguiti da Filippo De Filippi, col fine di interessare le giovani generazioni alle scienze, partendo appunto dalla conoscenza di quella "grammatica" istruttiva e significativa costruita sulle collezioni di esemplari della natura raccolte dal De Cristoforis. A lui, presso la sede del museo, la città di Milano dedicava nel 1845 un monumento dello scultore Abbondio Sangiorgio.
Fonti e Bibl.: Lettere dirette dal D. ad A. Parolini nel 1834-36 si conservano presso la Bibl. civica di Bassano del Grappa: mss. 2999-3000 (Carteggio Trivellini). Per notizie concernenti l'ambiente in cui si svolsero le attività del D. e per la storia dei Museo civico di Milano cfr. I. Cantii, L'Italia scientifica contemporanea, Milano 1844; G. Jan, Cenni del Museo civico di Milano, Milano 1859; E. Travi, Quasi un secolo di vita culturale milanese, in Storia di Milano, XVI, Milano 1966, pp. 389 n. 3, 446. Per la biografia e l'eco del l'opera del D. cfr. D. Muoni, Famiglia De Cristoforis, in Famiglie notabili milanesi, a cura di F. Calvi, II, Milano 1878, tav. II; Diz. biogr. univ., a cura di G. Garollo, I, Milano 1907, p. 72; P. A. Saccardi, La botanica in Italia, I,Venezia 1895, p. 56.