DE ANGELIS d'OSSAT, Guglielmo
Storico dell'architettura, nato a Roma il 28 luglio 1907. Laureatosi in ingegneria nell'università di Roma, si è subito rivolto allo studio dell'architettura antica e medievale. Entrato nel 1933 nell'amministrazione delle Antichità e Belle Arti, ne è stato direttore generale nell'impegnativo periodo dei restauri post-bellici (1947-60). Dal 1942 incaricato e dal 1960 professore ordinario di Caratteri stilistici e costruttivi dei monumenti presso l'università di Roma, ha assunto (1960) la direzione dell'Istituto di storia dell'architettura e della Scuola di perfezionamento nello studio e restauro dei monumenti, da lui fondata, presso la facoltà di Architettura di Roma, di cui è stato anche preside (1972-77). Promotore e primo presidente dell'International council of monuments and sites (1964), è stato presidente del Consiglio superiore delle antichità e belle arti (1970-77) ed è socio dell'Accademia nazionale dei Lincei (dal 1986).
Ha svolto ricerche su numerosissimi periodi della storia dell'architettura seguendo più metodi di analisi affrontati a partire da Le influenze bizantine sull'architettura romanica (1942), testo che arricchisce l'insegnamento di G. Giovannoni, cui l'autore si lega, e che segna una più decisa attenzione agli aspetti figurali. Nella sua ricerca più matura emerge uno spiccato interesse per la visione umana e per i rapporti metrico-proporzionali, dei quali ha sottolineato la specificità nell'architettura. Centrali a questo proposito sono i saggi Brunelleschi e il problema delle proporzioni, in Filippo Brunelleschi, la sua opera e il suo tempo (1980, i, pp. 217-38) e L'architettura di Michelangelo, in Michelangelo (1965, pp. 277-388), sino ai più recenti Raffaello architetto, in Raffaello in Vaticano (1984, pp. 106-17), e Le scelte proporzionali di Raffaello, in Raffaello e la sezione aurea (1984, pp. 65-76). Rappresentativa dell'ampio arco dei suoi studi resta la raccolta di saggi (dal 1933 al 1978), Realtà dell'Architettura, i-ii (1982), dove tra i contributi dedicati anche al restauro sono comprese interpretazioni delle deformazioni prospettiche nell'architettura romana d'Oriente e ravennate, del Rinascimento dal Brunelleschi al primo Bramante e al Palladio, del Barocco sino al Vanvitelli. Ha diretto la rivista Quaderni dell'Istituto di storia dell'architettura e dirige la nuova serie della rivista Palladio.
Una bibliografia di De A. è stata curata da L. Marcucci, in apertura dei Saggi in onore di De Angelis d'Ossat, in Quaderni dell'Istituto di storia dell'architettura, n. s., 1-10 (1983-87), pp. 5-12.