CARNAGHI, Davide
Attore, nato a Milano nel 1863, morto a Milano il 6 maggio 1903. Scritturale modestissimo e figlio di un custode di teatro, quando Gaetano Sbodio si separò nel 1890 da Edoardo Ferravilla, si associò il C., per creare e condurre quella compagnia del Teatro milanese, sorta in contrasto con l'arte del Ferravilla, cui si rimproverava di rappresentare un repertorio di sua invenzione o d'imitazione dal francese, e comunque non milanese. Questi criterî erano andati formandosi e concretandosi in occasione d'una commedia, Vita noeuva di Antonio Curti (1889); e sostenuti dallo stesso autore e dal Bonola trovarono larghi consensi, sì che lo Sbodio e il C. se ne fecero gli audaci realizzatori. La compagnia Sbodio-Garnaghi, si affermò con grande successo nel 1891 specialmente con lavori di Carlo Bertolazzi e di Luigi Illica. In essi e in molti altri, tra i quali Quadrett de gener e El póresin negher, Trani e Barletta del Curti, il C. si affermò attore serio, sobrio, di una rara evidenza di espressioni. La compagnia durò pochi anni, poi si scisse in due che ebbero varia fortuna per una diecina di anni. Il C. scrisse anche monologhi e scene di un certo gusto (pubblicati dall'Aliprandi, Milano 1884 segg.).