WILMOT, David
Uomo politico e giurista americano, nato a Bethany (Pennsylvania) il 20 gennaio 1814, morto a Towanda (Pennsylvania) il 16 marzo 1868. Sedette nella camera bassa dal 1845 al 1851. Sebbene appartenesse al partito democratico, si oppose all'estensione della schiavitù nei nuovi territorî, e l'8 agosto 1846, discutendosi un trattato con il Messico, il W. propose che nel territorio eventualmente comperato non dovesse "mai esistere né schiavitù né servitù involontaria". La sua proposta non ottenne mai il voto del senato; ma con il nome di "Wilmot proviso" il principio proclamato in essa divenne celebre nella storia americana, formò l'oggetto di molte lotte, la base del partito "Free Soil" e più tardi di quello repubblicano. Fu scartato nel compromesso del 1850; nel processo Dred Scott dichiarato anticostituzionale.; ma divenne legge della nazione con l'atto del 19 giugno 1862. In verità la proposta fu escogitata dal deputato Jacob Brinkerhoff (1810-80) dell'Ohio; e pare che la sua applicazione ad altri territorî fosse dovuta a Preston King (1806-65) di New York. W. seguì M. Van Buren nel 1848 e divenne poi repubblicano. Fu magistrato dal 1853 al 1861; senatore federale dal 1861 al 1863, e di nuovo giudice sino alla morte.
Bibl.: G. P. Garrison, Westward extension, 1841-50, New York e Londra 1906.