Filosofo canadese (n.Toronto 1932). Docente nell'università di Toronto ((1958-80) e a Pitts burgh (dal 1980). Si è occupato della teoria del ragionamento pratico e ha formulato una versione etica del contrattualismo hobbesiano ispirata alla teoria della scelta razionale. Secondo G. sono destinate all'insuccesso le teorie che si prefiggono di fondare i doveri tradizionali dell'etica presupponendo premesse morali. G. fa consistere invece la moralità in un tipo di deliberazione pratica in cui gli individui si sottopongono a vincoli nei limiti in cui ciò consente loro di massimizzare le proprie preferenze, mentre questo non risulterebbe possibile se essi agissero, in modo radicalmente individualistico, come massimizzatori diretti (come accade nell'utilitarismo). Gli individui tuttavia saranno disposti ad accettare di essere vincolati solo nella misura in cui lo sono anche gli altri. Su questa base si origina la moralità come sistema di vincoli reci proci. Opere principali: Practical reasoning (1963); The logic of Leviathan. The moral and political theory of Thomas Hobbes (1969); Morals by agreement (1986); Moral dealing (1990); Rousseau: the social and the solitary (2004).