HUBEL, David Hunter
Neurofisiologo di origine canadese, nato a Windsor (Canada) il 27 febbraio 1926 e divenuto cittadino statunitense nel 1963. A parte un breve periodo iniziale (1952-54) di assistentato nel Neurobiological Institute di Montreal, ha percorso le tappe fondamentali della carriera di ricercatore e di docente, dedicata a problemi di neurofisiologia e di neurofarmacologia, nell'ambito della Johns Hopkins University Medical School di Baltimora e, soprattutto, nella John Franklin Enders University di Harvard (Boston), dove nel 1982 ha ottenuto la cattedra di Neurofisiologia, che già aveva occupato nel 1965-67. Si è dedicato prevalentemente a ricerche sui meccanismi neurofisiologici della visione, valendosi, sin dal 1958, della collaborazione di T. N. Wiesel (v. nervoso, sistema, Funzioni sensitive: Proiezioni visive e organizzazione delle aree visive corticali, App. IV, ii, p. 577). Per i brillanti risultati conseguiti, i due ricercatori sono stati insigniti nel 1981 del premio Nobel per la medicina o la fisiologia, che hanno diviso con lo psicobiologo R. W. Sperry.
Con una successiva serie di ricerche, condotte in collaborazione con M. Livingstone, H. è pervenuto a precisare e a correlare le caratteristiche funzionali delle cellule gangliari retiniche con i momenti elementari degli stimoli visivi (colore, brillanza, movimenti, ecc.) e con le modalità della distribuzione sia dei loro cilindrassi, tramite il nervo ottico, nei differenti strati (magnoe parvocellulare) del nucleo genicolato laterale, sia della proiezione, nelle differenti aree visive corticali, delle fibre che ne derivano (per ulteriori particolarità v. anche nervoso, sistema: Fisiologia, in questa Appendice).
Si ricordano, tra le sue pubblicazioni: Exploration of the primary visual cortex, in Nature, 299 (1982), pp. 515-24; Eye, brain and vision, in Scientific Am. Libr. (1988) e, in collaborazione con M. Livingstone, Segregation of form, color, movement, and depth: anatomy, physiology and perception, in Science, 240 (1988), pp. 740-49.