Filosofo (2a metà del 12º sec.). Svolge temi della tradizione neoplatonica medievale, nel senso di una riduzione di materia e spirito a una radicale unità; conosce e in parte traduce scritti fisici di Aristotele. Condannato nel 1210 insieme ad Amalrico di Bène, la sua opera Quaternuli, nota soprattutto da citazioni di autori del sec. 13º, è stata per buona parte ritrovata nel 1933 da A. Birkenmajer e pubblicata nel 1963.