BEATON (o Bethune), David
Cardinale arcivescovo di St. Andrews e uomo politico scozzese, nato nel 1494. Studiò a St. Andrews e a Glasgow; e poi a Parigi. Fu nominato rettore di Campsie e nel 1523 abate di Arbroath, ma non fu ordinato che due anni più tardi. Nel 1537 fu promosso vescovo di Mirepoix, e poco dopo Paolo III lo creò cardinale col titolo di S. Stefano al Celio. Fu il primo cardinale scozzese legalmente nominato. Nel 1539 succedette allo zio James (v.) come arcivescovo di St. Andrews, e dopo essere stato residente alla corte di Francia, fu nominato lord privy seal (guardasigilli), lord cancelliere, protonotario apostolico e legatus a latere. Ostile all'Inghilterra, promosse i legami fra Scozia e Francia, negoziando il matrimonio del re Giacomo V con Maddalena, figlia di Francesco I di Francia, e, morta costei, con Maria di Guisa. Morto Giacomo, il B. esibì un testamento che lo nominava reggente insieme con i conti di Huntly, Argyll e Arran. I suoi nemici lo accusarono di aver falsificato il documento; gli stati nominarono Arran governatore del regno e il B. fu arrestato, ma affidato al suo amico lord Seaton. L'Arran, che era del partito anglofilo e della riforma protestante, contrasse alleanza con l'Inghilterra e combinò un matrimonio fra la regina Maria e il principe Edoardo, figlio del re Enrico d'Inghilterra. Ma B. liberato sollevò gli oppositori; Arran poi passò alla parte cattolica, cacciò i predicatori protestanti, e il trattato fu ripudiato, ciò che portò alla guerra con gl'Inglesi. Il B. si fortificò nel castello di St. Andrews e si mise a perseguitare i protestanti; nel 1546 convocò un'assemblea del clero a Edimburgo e fece arrestare George Wishart, che fu processato, condannato e arso; risulta però che il Wishart era anche compromesso in complotti con Enrico contro B. Il B. era all'apogeo della sua potenza; la sua figlia naturale aveva sposato David Lindsay, futuro conte di Crawford. Ma i signori del Fifeshire, amici di Wishart, lo vollero vendicare, anche perché si sentirono minacciati dal B. John Leslie, fratello del conte di Rothes, e due compagni penetrarono segretamente nel castello, il 29 maggio 1546, e trucidarono il cardinale.
Il B., dotato di alte qualità politiche, lavorò per l'indipendenza del suo paese dall'Inghilterra. Ma la politica era connessa con la questione religiosa, e la vittoria del partito protestante coincise con quella del partito inglese. Il B. fu perciò severamente criticato dagli scrittori protestanti, che forse esagerarono anche l'entità delle sue persecuzioni religiose, la sua superbia e crudeltà.
Bibl.: J. Knox, History of the Reformation in Scotland, ed. D. Laing, 1846-64; J. Spottiswoode, History of the Church of Scotland, 1847-51; v. anche le storie generali della Scozia, e l'articolo nel Dict. of Nat. Biogr., s. v.