SIQUEIROS, David Alfaro
Pittore messicano, nato a Chihuana (Messico sett.) il 29 dicembre 1896. Iniziò gli studî artistici all'Accademia di S. Carlos a Città di Messico. Addetto militare a Parigi (1919-21), si legò d'amicizia con D. Rivera ed entrò in contatto con le correnti postcubiste della pittura europea. Nel 1921 a Barcellona, sulla rivista da lui fondata, Vida Americana, pubblicò il Manifesto a los plásticos de América, dove faceva esplicito richiamo alle culture preispaniche del nuovo continente, come unico valido cespite di una tradizione artistica genuinamente americana. Tornato a Città di Messico (1922), fu incaricato, con D. Rivera, J. C. Orozco e altri, di decorare la Escuela Nacional Preparatoria: è il primo gruppo di artisti messicani dedicatisi a un'opera collettiva con intenti ideologici comuni, nonostante la diversità delle varie forme espressive. Nasceva così il muralismo messicano che si prefiggeva come scopo di portare al popolo un chiaro ed eloquente messaggio di rivoluzione sociale e politica.
Nel 1924 fondò, con X. Guerrero. il periodico El Machete. Dal 1926 al 1930, si verifica una stasi nella produzione pittorica di S., tutto preso da attività politiche e sociali. Nel 1931, dopo un anno trascorso in prigione per motivi politici, espose nel Casino Español di Città di Messico un centinaio di quadri, tutti animati dall'esperienza vissuta nel contatto quotidiano con la classe operaia. Incaricato di una classe di pittura ad affresco nella Chouinard School of Art di Los Angeles. eseguì (1932) per questa scuola il "mural" Mitin en la calle e per la Plaza Art Center della stessa città un enorme affresco allo scoperto, intitolato América Tropical. Il contatto con la civiltà industriale degli S. U. A. lo portò a proporsi il problema dell'esigenza di nuove tecniche, di un nuovo mezzo di espressione, adeguato alla civiltà contemporanea. Applicò nuovi materiali, sia nella composizione dei colori sia nella superficie da dipingere; adottò negli stadî preparatorî l'uso multiplo della macchina fotografica, dipingendo di preferenza su superfici curve perché più direttamente suggeritrici di moto (così nel mural della sala di Don Torcuato a Buenos Aires eseguito con silicato su superficie cilindrica, 1933). Tali rigerche tecniche poterono più tardi essere condotte in maniera organizzata nel "Taller experimental" (chiamato poi "Siqueiros experimental Workshop"), da lui fondato a questo scopo a New York nel 1936. Alla fine di quell'anno si trasferì in Spagna, dove militò nell'esercito popolare. Di nuovo in Messico nel 1939, realizzò un "mural" per il sindacato Mexicano de Electricistas a Città di Messico (El proceso del fascismo, in collaborazione con una numerosa équipe). Nei "murales" Muerte al invasor della Escuela Mexico di Chillén in Chile (1941), realizzò una composizione spaziale "intermurale", facendo un tutt'uno delle pareti verticali, concave, e del soffitto rettangolare, per mezzo di una curvatura sovrapposta. All'Avana (1943) eseguì un "mural" fisso, Alegoria de la igualdad racial en Cuba nella casa della sig. ra Maria Luisa Gómez Mena e due "murales" mobili; Lincoln y Martí, nel Centro de Relaciones Culturales Cubano-Americanas, e Aurora de la Democracia, nell'albergo Sevilla-Biltmore. Nel 1944 presentò al pubblico a Città di Messico l'affresco Cuauhtémoc contra el mito nel Centro de Arte Realista Moderno. Del 1945 è un triplice grandioso affresco nel Palacio de Bellas Artes a Città di Messico: Nueva Democracia; e nelle due parti secondarie, Victimas del fascismo. L'anno successivo eseguì, sempre a Città di Messico, un affresco per la Tesoreria del Distretto federale (Patricios y patricidas). Nell'ultimo decennio S. ha continuato la sua polemica sociale ed estetica sia in altri enormi affreschi sia in un'azione politica sempre intensa, finché, nell'agosto 1960. fu arrestato per le attività antigovernative.
Le sue idee, e la tendenza al monumentale, al grandioso, si esprimono naturalmente anche nella produzione di cavalletto. Sue opere si conservano nel Museo Nacional de Artes plasticas di Città di Messico, nel Musem of Modern art di New York, in molte collezioni private, ecc.
Se nel quadro complessivo della personalità di S. si ammira la coerenza delle idee politiche, è pur vero che la sua passione di rado è purificata nella forma artistica e anche l'efficacia propagandistica delle sue composizioni non supera in realtà i limiti nazionali. Le sue concezioni teoriche sono esposte in innumerevoli conferenze ed opuscoli (conferenza Primitivismo y madurea de nuestro movimiento, tenuta nel 1930 al Casino Español di Città di Messico, il ciclo Por un arte nuevo realista a Los Angeles nel 1932, l'opuscolo Ejercicio plástico, Buenos Aires 1933. gli Aportes del Taller Experimental, ecc.).
Bibl.: L. Kirstein, The Latin-American collection of the Museum of Modern Art, New York [1943], pp. 57-95 seg., ill. pp. 64-67; 70 Obras recientes de D. A. S. Exposición del Museo Nacional de Artes plásticas (con introduz. di Angelica Arenal), Mexico 1947; L. Cardoza y Aragón, Nuevas notas sobre A. S., in Mexico en el Arte, ott. 1948, n. 4; H. Vallmer, Künstler-Lexikon des XX. Jahrhunderts, I, Lipsia 1953, pp. 28-29; M. Raynal, Peinture moderne, Ginevra 1953, p. 266 e passim.