DATO e IRADIER, Eduardo
Uomo politico spagnolo, nato a La Coruña il 12 agosto 1856, ucciso da un anarchico a Madrid l'11 marzo 1921. Eletto deputato nel 1883 divenne presto uno dei rappresentanti più in vista del partito conservatore. Amico del Silvela, fu sottosegretario nel ministero della Gobernación (1892), contribuendo validamente al risanamento morale dell'amministrazione municipale di Madrid. Fu poi ministro dell'Interno nel gabinetto Maura (1899), di Grazia e giustizia nel 1903-1906, alcalde di Madrid nel 1907, donde passò alla presidenza del Congresso. Eletto nel 1910 membro dell'Accademia spagnola delle scienze morali e politiche, vi pronunciò un notevole discorso su La defensa social. Si occupò attivamente di questioni sociali, e affrontò con risolutezza, quand'era ministro di Grazia e giustizia, i problemi della tratta delle bianche, del sistema penitenziario, dell'infanzia abbandonata, ecc. Dal 13 novembre 1913 al 1916 presidente del Consiglio, dichiarò la neutralità della Spagna nel conflitto mondiale, pur simpatizzando per l'Intesa. Tornò al potere nel 1917, fu nel 1918 ministro degli Esteri col Maura, al quale successe come presidente del Consiglio nel 1920, in un momento difficile per le agitazioni regionalistiche, e per l'acuirsi dei problemi economici.
Bibl.: E. Nadal Camps e P. Vila San-Juan, Dato, Barcellona 1913.