Zanuck, Darryl F. (propr. Darryl Francis)
Produttore e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a Wahoo (Nebraska) il 5 settembre 1902 e morto a Palm Springs (California) il 22 dicembre 1979. Fra i più celebri personaggi nel panorama hollywoodiano dagli anni Trenta alla metà degli anni Cinquanta, dovette la sua fortuna alla capacità di saper coniugare spiccate doti imprenditoriali con una particolare sensibilità artistica e creativa. Tali caratteristiche gli permisero di partecipare attivamente e in maniera sempre propositiva alla scelta e alla progettazione dei film. Nel 1935 fondò, insieme a Joseph Schenck, una delle più importanti case di produzione della storia del cinema, la 20th Century-Fox Film Corporation.
Entrato all'Accademia militare, a soli 15 anni Z. fece parte della Guardia nazionale, quindi combattè come volontario durante la Prima guerra mondiale sul fronte francese. Tornato in patria, nei primi anni Venti cominciò a lavorare nel cinema come sceneggiatore, riuscendo a proporre storie e racconti a diverse case cinematografiche. Notato dai fratelli Warner, venne da questi ultimi assunto come autore (scrisse tra gli altri il soggetto di un film impegnativo come Noah's ark, 1928, L'arca di Noè, di Michael Curtiz) per poi venire impiegato dal 1929 nell'ambito del settore produttivo.
Durante i primi anni Trenta, Z. diede un contributo decisivo alla crescita e allo sviluppo della società, dimostrando lungimiranza nella scelta dei soggetti dei film da produrre, rilanciando generi che si rivelarono di successo come il gangster film, il genere melodrammatico e i film di forte impegno sociale, così da permettere alla casa di produzione di adattarsi senza traumi all'avvento del sonoro. Divenuto vicepresidente, tuttavia, cominciarono a sorgere i primi inevitabili conflitti con i fratelli Warner sulle scelte produttive. Fu così che nel 1933 Z. decise di lasciare la società e di creare con J. Schenck una sua casa di produzione, ossia la 20th Century Pictures, che nel 1935 si sarebbe fusa con la Fox Film Corporation di William Fox, assumendo il nome di 20th Century-Fox Film Corporation.Inizialmente come vicepresidente, poi in qualità di presidente della società, Z. ebbe modo di dimostrare il suo straordinario intuito nella scoperta di attori e registi giovani e ancora poco conosciuti, destinati a diventare protagonisti nella storia del cinema. Se star affermate come Shirley Temple e Janet Gaynor lo seguirono nel suo passaggio alla Fox, un'attrice come Sonja Henie recitò per la prima volta nel 1936 nel film prodotto da Z. One in a million (Turbine bianco) di Sidney Lanfield.
Per quanto riguarda i registi, l'intuito di Z. si rivelò ancora più vincente. Così fu infatti per John Ford, con i suoi film western (Young Mr. Lincoln, 1939, Alba di gloria; The grapes of wrath, 1940, Furore; Tobacco road, 1941, La via del tabacco; How green was my valley, 1941, Com'era verde la mia valle; My darling Clementine, 1946, Sfida infernale), per Elia Kazan, autore di alcuni tra i più noti drammi a sfondo sociale (Boomerang, 1947, Boomerang ‒ L'arma che uccide; Pinky, 1949, Pinky, la negra bianca; Viva Zapata!, 1952) e per alcune importanti e durature collaborazioni con registi quali Henry King (Seventh heaven, 1937, Settimo cielo; In old Chicago, 1938, L'incendio di Chicago; Jesse James, 1939, Jess il bandito), Rouben Mamoulian (Blood and sand, 1941, Sangue e arena) e Joseph L. Mankiewicz (All about Eve, 1950, Eva contro Eva).
Nonostante il successo della Fox, nel 1956 Z. decise di lasciare la società per diventare un produttore indipendente. Dopo una serie di fallimenti commerciali, finalmente nel 1962 riuscì a realizzare il kolossal bellico The longest day (Il giorno più lungo) di Ken Annakin, Andrew Marton, Gerd Oswald e Bernhard Wicki. Proprio nel 1962 Z. venne nuovamente coinvolto nelle vicende tormentate della Fox che, a causa dell'insuccesso del film diretto da J.L. Mankiewicz Cleopatra (1963), si trovava sull'orlo della bancarotta. Estromesso il suo successore, Spyros Skouras, e ripreso quindi il controllo della società in qualità di presidente, Z. conferì a suo figlio Richard il compito di occuparsi della produzione. Per alcuni anni padre e figlio lavorarono insieme, realizzando tra gli altri anche film fortunati come The sound of music (1965; Tutti insieme appassionatamente) di Robert Wise. Ma la situazione economica della Fox era ormai insanabile e tutti i loro tentativi di salvataggio alla fine si dimostrarono vani. Nel 1970 anche Richard Zanuck lasciò la presidenza sotto le pressioni del padre che conservò il suo posto solo per alcuni mesi, finché non si arrese al fallimento e diede le dimissioni nel maggio del 1971, per ritirarsi a vita privata.
L. Guild, Zanuck, Hollywood's last tycoon, Los Angeles 1970; L. Mosley, Zanuck: the rise and fall of Hollywood's last tycoon, Boston 1984; M.J. Harris, The Zanucks of Hollywood: the dark legacy of a movie dynasty, London 1990.