DARETE Frigio (Dares Phrygius)
Nome di un sacerdote di Efesto, padre di Fegeo e Ideo, menzionato da Omero (Iliade, V, 9 segg.). Nel primo secolo dell'era volgare Tolomeo Chenno lo ricorda quale scrittore di un'Iliade anteriore ad Omero, e di un'Iliade "frigia" ci dà testimonianza Eliano.
Nel sesto secolo, sotto il nome di D.F. si divulga una Historia de excidio Troiae, in sei libri, che narra con procedimenti romanzeschi e con arbitrî inventivi, il periodo dei re greci fino alla seconda distruzione di Troia. In una lettera di prefazione, compilata con intendimenti falsarî e antiomerici, s'immagina che Cornelio Nepote presenti l'opera a Crispo Sallustio, assicurando di averla trovata in Atene e di averla tradotta dall'originale di D.F., partecipe alla guerra troiana e perciò narratore più veridico e più obiettivo di Omero. A parte queste evidenti mistificazioni, rimane il problema se si tratti di un'opera originale o di una derivazione da un esemplare greco perduto, o comunque da una compilazione anteriore più ampia. Il problema è affine a quello che si presenta per l'Ephemeris belli Troiani di Ditti Cretese: le due opere costituiscono le fonti principali delle leggende greco-troiane per tutto il Medioevo, entrando nella poesia romanza con il Roman de Troie di Benedetto de Sainte-Maure, che fu tradotto fedelmente in toscano da Binduccio dello Scelto, e che forse servì di fonte alla Historia destructionis Troiae di Guido delle Colonne.
Ediz.: F. Meister, Lipsia 1873.
Bibl.: Cfr. G. Koerting, Dictys und Dares, Halle 1874; R. Jäckel, D. Ph. und Benoit de S.-M., Breslavia 1875, che sostengono l'esistenza di un originale. V. invece H. Dunger, Die Sage vom Trojanischen Kriege, ecc., Lipsia 1869; A. Joly, Benoit de S.-M.: les métamorphoses d'Homère au moyen âge, Parigi 1871; C. Wagener, Beitrag zur D. Ph., in Philologus, XXXVIII (1879); C. Gorra, Testi inediti di storia troiana, Torino 1887; cfr. per altra bibl. K. Münscher, in Jahr. Altertumswiss., CLXX (1915), p. 210 segg.