DARDANI (Δαρδανεῖς, Δαρδάνιοι, Δάρδανοι, Daraăni)
Popolo illirico che nell'età classica era stanziato ai confini settentrionali della Macedonia. Più precisamente, i Dardani occupavano le due rive dei corsi superiori dell'Axius (Vardar) e della Marava, all'incirca fra le sorgenti del Timacus (Timok) a nord-est, e quelle del Dricon (Drin) a sud-ovest. Sovrappostisi forse a una popolazione più antica, che asservirono, i Dardani erano divisi in molte tribù, fra le quali sono note da Strabone le principali: quelle dei Galabrii e dei Thunatae. Ma già al principio del sec. III erano raccolti sotto un re in uno stato unitario, che si elevò perciò a notevole potenza, e costituì una grave minaccia per le vicine regioni (Scordisci, Bastarni, Traci) ma specialmente per la Macedonia. Numerose sono le invasioni, che Polibio, Livio, Giustino e altri autori ricordano, in particolar modo sotto i regni di Filippo II e di Perseo. Anche dopo che la Macedonia divenne provincia romana, i Dardani continuarono con varia fortuna a invaderla di tempo in tempo. Battuti da Silla nell'85 a. C. sembra siano stati assoggettati da C. Scribonio Curione fra il 76-74. Nella guerra civile fornirono aiuti a Pompeo. Poche, le loro città; alcune di queste, come Naissus, Scupi, sopravvissero, quasi immutate nel nome, e sono tuttora i più notevoli centri della regione. I Dardani avevano fama di popolo valoroso, ma barbaro. Sotto l'Impero i Dardani si romanizzarono rapidamente. Per l'importanza militare della regione, e per lo sfruttamento di ricche miniere, di cui sono prova e i procuratores metallorum intra Macedoniam.... Moesiam seu Dardaniam, e le speciali monete di Traiano e Adriano, gl'imperatori vi costruirono una buona rete di strade, vi stanziarono numerosi coloni, fondarono città, come Ulpiana. Sotto Vespasiano è già ricordata una ala I Dardanorum stanziata nella Mesia superiore; e una cohors Dardanorum. Soldati dardani si trovano di frequente in altri corpi: in legioni, coorti ausiliarie, fra gli equites singulares, e i pretoriani. Nel sec. V la regione fu staccata dalla Mesia, e con il nome di Dardania retta da un preside sotto il prefetto dell'Illirico.
Bibl.: C. Patsch, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV, col. 2155; De Ruggiero, Diz. epigr., II, p. 1465; Thes. Ling. Lat., Onom., III, fasc. 1°, p. 43.