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DANZICA

di Giuseppe MORANDINI - Carlo ANTONI - Anna Maria RATTI - Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)
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DANZICA (XII, p. 370)

Giuseppe MORANDINI
Carlo ANTONI
Anna Maria RATTI

Città e Stato. - Popolazione. - La città di Danzica contava, nel 1936, 258.900 ab., con un aumento notevolmente forte negli ultimi anni. Anche la popolazione complessiva dello stato è in rapido aumento, giacché per lo stesso anno essa raggiunge 412.000 ab. con un carico di 220 unità per kmq. Per quanto interessa l'insediamento umano, soprattutto nella zona circostante alla città, i dati delle ricerche eseguite dal Quade non rivelano, per quanto interessa il quadro generale, alcunché di nuovo, se per tale non si vuol considerare il fatto, evidente anche dalla semplice osservazione di una cartina schematica, che la popolazione di addensa nei centri maggiori, nei dintorni della città.

Attività economiche. - Le più importanti e interessanti sono senza alcun dubbio l'agricoltura e il commercio. Dal punto di vista agricolo il territorio dello stato può essere così suddiviso:

Da questi dati risulta evidente quale sia l'alta importanza che l'agricoltura ha come attività economica per lo stato e ciò risulta anche maggiormente evidente quando si passi a considerare l'andamento della produzione, ad esempio di cereali, per gli ultimi anni. Per il frumento nel periodo 1928-1931 la superficie coltivata è stata di 15.400 ha., portati a 19.690 nel 1935; la coltivazione della segala è in leggiera diminuzione (da 12.200 ha. a 11.819), ma con tutto questo la produzione è rimasta notevole. Importanza sempre rimarchevole hanno la coltura della barbabietola e quella della patata, la prima per il notevole impulso che porta all'industria dello zucchero.

Il porto di Danzica, di cui sono note le caratteristiche e il movimento, è in stretta relazione, dal punto di vista commerciale, con quello vicino di Gdynia.

L'attività complessiva, mantenutasi forte nel periodo dal 1928 al 1931, ha segnato un improvviso abbassamento nelle annate 1932 e 1933; una leggiera ripresa si segnala per il 1934, ma la tendenza a decrescere si è accentuata nel 1935.

I valori del 1928, superiori agli 8 milioni di tonn., sono discesi nel 1933 a poco più di 5, hanno superato i 6 milioni nel 1934 e sono ricaduti intorno a 5 nel 1935. Assai diversa la curva delle esportazioni che si mantengono forti (più di 7 milioni di tonn.) fino al 1931, rivelando una contrazione negli anni successivi, mentre le importazioni subiscono una contrazione già nel 1929.

Il movimento commerciale da e per la Polonia vi ha sempre forte importanza, come quello diretto verso la Germania.

Storia e costituzione (p. 372). - L'avvento al potere del nazionalsocialismo in Germania ha avuto un immediato contraccolpo sulla situazione interna ed internazionale della città libera. Le elezioni del giugno 1933 diedero infatti la maggioranza della dieta ai nazisti, con 107.335 voti su 215.703 e 38 mandati su 72. Valendosi di tale maggioranza, i nazisti conferirono al senato della città, interamente composto di loro rappresentanti, il potere di sospendere e promulgare le leggi senza il voto della dieta. Il patto decennale d'amicizia tedesco-polacco evitò la possibilità di attriti con la Polonia. Si aprì invece una serie di conflitti con l'alto commissario Lester, succeduto nel 1932 al conte Gravina, e quindi con la Società delle nazioni, garante dello statuto della città libera. Il presidente del senato Greiser dovette comparire davanti alla Lega per rispondere alle accuse delle opposizioni, secondo le quali il senato aveva violato lo statuto della città. Il fallimento della Società delle nazioni nel tentativo di apppianare le divergenze, indusse i nazisti a nuove elezioni per l'aprile del 1935. Lo scopo era quello di ottenere la maggioranza di due terzi necessaria per chiedere alla Lega la riforma della costituzione e adeguare anche formalmente il governo della città libera ai principî del regime hitleriano, con la definitiva eliminazione della tenace opposizione socialdemocratica e cattolica.

Nonostante l'intensa campagna elettorale, cui presero parte le personalità più in vista del nazismo, il risultato delle elezioni non corrispose pienamente alle speranze dei nazisti. Essi ottennero infatti un aumento di circa 30.000 voti e portarono i loro mandati a 44, ma non riuscirono a raggiungere la maggioranza di due terzi. Tuttavia, forte del successo, il senato poté emanare ulteriori misure restrittive nei confronti dei partiti d'opposizione, senza che con ciò si producesse una soluzione di continuità nella cordialità dei rapporti tedesco-polacchi. La svalutazione del fiorino, che nel 1935 fu allineato allo złoty polacco, valse a ravvivare i traffici con la Polonia e a rendere anche pił cordiali i rapporti d'amicizia. Mancando le proteste della maggiore interessata all'autonomia di Danzica, cioę della Polonia, che preferị risolvere alcuni incidenti con trattative dirette, la Societމ delle nazioni cedette, richiamando Lester e nominando al suo posto lo storico svizzero C. Burckhardt, persona grata al regime nazionalsocialista.

Finanze (p. 373). - I bilanci della città di Danzica si chiudono per lo più in pareggio su cifre oscillanti tra gli 80 e i 90 milioni di fiorini. Al 31 marzo 1936 il debito pubblico (tutto estero) era di 41,7 milioni.

Per quanto la legge 20 novembre 1923 avesse già fissato il contenuto aureo della moneta da 25 fiorini di cui era autorizzata la coniazione, una vera base aurea fu data al fiorino solo il 21 settembre 1931, in seguito al distacco dalla sterlina. La legge 2 aprile 1935 lo ha poi svalutato del 42,37% dandogli lo stesso contenuto aureo fissato nel 1927 per lo złoty polacco e cioè gr. 0,168792.

Al 31 dicembre 1937 i biglietti in circolazione ammontavano a 36 milioni, le monete a 9 e la riserva a 28 milioni in oro e a 3 in divise.

Il controllo dei cambî è in vigore dal giugno 1935.

Bibl.: W. Quade, Die Landschaft des Weichsel-Nogat-Deltas. Landschaften des deutschen Nordostens, Breslavia 1931; G. Grüneberg, Wandlungen im Landschaftsbild der Danziger Nehrung, Danzica 1933; H. Bertram, Eindeichung, Trockenlegung und Besiedlung des Weichseldeltas, ivi 1935; F. Dormeyer, Die danziger Marktregulierung für Erzeugnisse der Landwirtaschaft und der Fischerei, ivi 1936; N. Creutzubrg, Atlas der Freien Stadt Danzig, ivi 1936. V. anche le pubblicaz. periodiche della Società delle nazioni, specie l'Annuario.

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