danzare
Compare due volte nel Purgatorio, una nel Paradiso e due volte nel Detto. In Pg XXIX 121 Tre donne [le virtù teologali] in giro da la destra rota / venian danzando, esse accompagnano il carro della Chiesa " faciendo festum et gaudium coram sponso ecclesiae... more tripudiantium " (Benvenuto), e la loro danza, secondo il Buti in ‛ ballo tondo ', è legata al rituale simbolistico della processione mistica, come in XXXI 132, ove le medesime virtù teologali si fero avanti, / danzando al loro angelico caribo, per manifestare la loro festosità e, secondo Benvenuto, rispondendo con la danza " ad gratulationes et cantiones angelicas earum, vel ad cantus angelorum. Ita formabant motum suum voci suae vel voci angelorum sicut solent facere tripudiantes et cantantes simul ". Nel Paradiso è manifestazione del fervore mistico dei beati che in tal modo significano l'intensità della loro beatitudine: quelle carole, differente-/ mente danzando, de la sua ricchezza / mi facieno stimar, veloci e lente (XXIV 17), " cioè facendo festa... della sua abundanzia de la beatitudine, che è la loro ricchezza " (Buti): cfr. VIII 19-21 vid'io... lucerne / muoversi in giro più e men correnti, / al modo, credo, di lor viste interne. Ha valore proprio in Detto 239, e traslato in 341 e danza a suon di vento (detto di un impiccato).