Huillet, Danielle
Huillet, Danielle. – Regista francese (Parigi 1936 – Cholet 2006). Il suo lavoro in coppia con il marito J.-M. Straub (v.) ha rappresentato, a partire dagli anni Sessanta, l’idea irriducibile di un cinema di ricerca, il cui rigore estetico si è sempre coniugato con l’intransigenza etico-politica, e ha ricevuto il riconoscimento nel 2006 alla Mostra del cinema di Venezia, che ha conferito ai due cineasti il Leone speciale per «l’innovazione del linguaggio cinematografico». Fedele alla linea di un cinema rigorosamente ‘morale’, e in assoluta simbiosi con il compagno, H. ha perseguito nel primo decennio del 21° sec. un itinerario di scavo dell’immagine e della parola confrontandosi con l’integralità testuale di scrittori come E. Vittorini e C. Pavese, o di pittori come Cézanne. Conservando come matrice ideativa il precedente Sicilia! (1998), dai romanzi siciliani di Vittorini (Conversazione in Sicilia, Le donne di Messina) nel 2001 ha realizzato con Straub un ciclo di film che comprende: Operai, contadini, Il viandante, L’arrotino e Il ritorno del figliol prodigo/Umiliati (2003). Il ciclo configura una sorta di anatomia sonora-visiva della parola poetico-politica espressa nei testi, in un continuo rapporto con le presenze forti del paesaggio naturale, dei corpi e delle voci dei singolari attori, la cui recitazione si distacca totalmente dall’interpretazione psicologica, affidandosi alla precisione di un dettato di tipo brechtiano. Nel 2004 con Une visite au Louvre, i due si inoltrano nell’opera pittorica di Cézanne, enucleandone, attraverso l’insinuarsi di una voce nel contesto dei quadri, il valore di lucida esplorazione dello spazio, del tempo, della materia. Il lavoro intorno ai Dialoghi con Leucò di Pavese inizia con Quei loro incontri (2006), a firma di entrambi i registi, e prosegue con una serie di film girati dal solo Straub, ma in cui persiste la presenza-assenza di Huillet.