Pittore (Intra 1843 - ivi 1889). Studiò a Brera e all'Accademia Albertina; successivamente, a Intra, strinse rapporti con artisti e intellettuali vicini alla scapigliatura e, memore delle soluzioni del Piccio, avviò una ricerca pittorica caratterizzata da delicati effetti di luce (I ragazzi Troubetzkoy, 1874, Milano, Galleria d'arte moderna). Rientrato in Italia dopo un soggiorno a Londra (1877-79), dipinse alcune delle sue opere più note, nelle quali la trasparenza del colore si fonde con la leggerezza dello sfumato (Milano, Galleria d'arte moderna: Ritratto della contessa Arrivabene, 1880; Giovinetta in bianco, 1885; ecc.). Dal 1885, afflitto da crisi depressive, abbandonò gradualmente la pittura.