Scrittore italiano (Roma 1949 - Venezia 2021); critico militante, ha trasferito nella sua narrativa la cultura e la lucidità del raffinato conoscitore della letteratura contemporanea. Nel suo primo romanzo (Lo stadio di Wimbledon, 1983) narra l'inquieta ricerca di un giovane intorno alla vita dello scrittore triestino Bobi Bolzen, amico di U. Saba e E. Montale. Una scrittura raffinata, capace di congiungere la ricerca narrativa e la volontà di vedere oltre la forma, sono le caratteristiche delle sue opere successive, da Atlante occidentale (1985) ai racconti Staccando l'ombra da terra (1994); in Orizzonte mobile (2009) volge in romanzo la propria esperienza di viaggio in Antartide, fondendola con le descrizioni del Polo Sud lasciate da naufraghi e da altri viaggiatori del passato. Ha pubblicato saggi di critica su I. Svevo, su S. Zweig e su P. Levi (Introduzione alle opere, 1997). In I-TIGI racconto per Ustica (2001), scritto con M. Paolini, ha raccontato l'intreccio e le diverse chiavi di lettura della strage del giugno 1980. Insignito del premio Feltrinelli per la prosa narrativa (2002), tra le sue opere più recenti vanno segnalate, entrambe del 2009, Orizzonte mobile e la raccolta di racconti Elogio della politica, il libro-autoritratto In questa luce (2013) e il volume di racconti editi e inediti I racconti (2016). Nel 2021, pochi giorni prima della sua scomparsa, è stato insignito dalla Fondazione Il Campiello del premio speciale alla carriera.