DANIELE da Vicenza
Assai poco si conosce di questo frate domenicano vissuto nel sec. XV. Le fonti lo ricordano sempre in modo laconico, e non forniscono informazioni sufficienti ad individuare in modo preciso quali furono gli avvenimenti principali della sua vita e quale fu la sua carriera. Di certo si sa soltanto che nacque a Vicenza intorno alla metà del sec. XV; che si dedicò instancabilmente all'evangelizzazione, raggiungendo una certa fama ("divini verbi declamator fructuosus" è detto); che compose prediche, poi raccolte in un volume dal titolo Sermones quadragesimales o Vitiorum lima insieme con altre di Giovanni Aquilano, un suo confratello di quarant'anni più anziano di lui e forse suo maestro, morto a Ferrara nel 1479, al quale fu legato da filiale amicizia. Si ignora dove D. abbia ricevuto la sua istruzione e la sua formazione spirituale, che dovettero essere senza dubbio notevoli, dato che le fonti lo definiscono unanimemente colto e di grande pietà.
Alcuni autori affermano che D., insieme con Giovanni Aquilano, pubblicò anche Sermones de tempore et de sanctis, ma non forniscono indicazioni atte a provare l'attendibilità della notizia: non dicono, cioè, dove, quando, presso quale tipografo l'opera sarebbe stata stampata. Con la medesima imprecisione ed incertezza di dati si sostiene pure che D. avrebbe inoltre pubblicato Conciones in praecipuas Deiparae Virginis festivitates, messe in collegamento tematico con il sermone In annunciationem beatae Mariae Virginis, l'ultimo pubblicato fra i Quadragesimales.
Si ignora anche dove e quando D. morì.
I Sermones quadragesimales conobbero una certa fama. Pubblicati per la prima volta con il titolo di Sermones quadragesimales venerabilis viri fratris Ioannis Aquilani Ordinis predicatorum de Observantia, merito Vitiorum lima nuncupati, a Brescia da Angelo Britannico nel 1497 ("Explicit Quadragesimale quod dicitur Lima vitiorum. Divino huic operi Angelus Britannicus civis Brixianus Optimo favente Deo ejusque Genitrice Maria finem imposuit... anno Domini MCCCCLXXXXVII., die xviij. Aprilis"), furono stampati nuovamente a Venezia, con il medesimo titolo, da Pietro Quarenghi ("Venetiis, per Petrum Bergomensem de Quarengijs. Anno Domini M.CCCC.XCIX., die xxi. Octob."), e quindi a Laon nel 1501, a Parigi nel 1508, con il titolo di Lima vitiorium sive Sermones quadragesimales, a Venezia nel 1576.
Il nome di D. non compare mai nel frontespizio dell'opera; ritorna sempre, invece, nell'incipit, dal quale sembra risultare che nella raccolta sono state incluse anche prediche del frate vicentino: "Incipiunt Sermones aurei quadragesimales, compilati per venerabiles patres, fratrem Iohannem Aquilanum et fratrem Danielem Vicentinum, divini verbi declamatores fructuosos, sacri Ordinis Predicatorum de observantia". Nelle prime due edizioni del testo delle prediche era premessa una lettera di Benedetto da Brescia indirizzata a D., nella quale si elogiava il frate vicentino per la pubblicazione. Dati gli scopi ascetici e parenetici che i testi riportati nella raccolta si propongono, la lettura di questi ultimi non serve ovviamente ad illuminare meglio la figura di D., soprattutto perché è difficile dire quali o quanta parte di essi sia dovuta a ciascuno dei due autori (alcuni studiosi ritengono che l'opera di D. si sia limitata alla raccolta ed alla pubblicazione delle prediche, che sarebbero pertanto da attribuirsi al solo Giovanni Aquilano).
Bibl.: I. Marracci, Bibliotheca Mariana, I,Romae 1648, p. 315; A. Altamura, Bibliothecae Dominicanae ... incrementum et prosecutio, Romae 1677, p. 218; J. Quétif-J. Echard, Scriptores Ordinis praedicatorum, I,Lutetiae Parisiorum 1719, p. 856; L. Hain, Repert. bibliogr., I, nn. 1326 s., pp. 156 s.; H. Hurter, Nomenclator literarius, II, pp.1093 s.