CRESPI, Daniele
Pittore. Nacque a Busto Arsizio circa il 1600 e mori nel 1630 a Milano. Passato per tempo a Milano, quivi gli esempî di G.B. Crespi, del Procaccini, del Morazzone poterono molto su di lui. La sua personalità non è facile poter definire, date le disuguaglianze della sua produzione, la quale accanto a opere assai mediocri ha veri capolavori (Vergine fra S. Francesco e S. Carlo Borromeo a Brera, ecc.), che in genere dimostrano un temperamento affine a quello dei grandi spagnoli del tempo. Nonostante la brevità della sua vita, la sua attività fu assai rilevante e spesa quasi tutta a pro' delle chiese milanesi: Santa Maria della Passione; San Vittore al Corpo; Sant'Alessandro in Zebedia; San Eustorgio; Santa Maria del Castello; San Pietro in Gessate, San Nazaro Maggiore; San Protasio ad Monacos, ecc. Molte sue opere sono nei musei italiani e dell'estero, ove spesso vengono confuse con quelle di altri maestri nostri o spagnoli. Tra gli affreschi merita speciale ricordo la decorazione della Certosa di Garegnano.
Bibl.: Alla bibl. data da H. Voss, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VIII, Lipsia 1913, è da aggiungere, oltre alle vecchie guide di Milano del Bianconi, del Lattuada, ecc.: Ferrario, Storia di Busto Arsizio, Busto Arsizio 1864; C. Elli, La chiesa di Santa Maria della Passione, Milano 1906; G. Nicodemi, D.C., Busto Arsizio 1915 (vedi anche L'Arte, XX, 1917, p. 61 segg.); L. Beltrami, Nuove opere d'arte nei musei del castello sforzesco di Milano; la Sacra Famiglia di D.C., in L'Arte, XVIII (1915), p. 253 segg.; U. Ojetti, L. Dami, N. Tarchiani, La pittura italiana del Seicento e del Settecento nella mostra di Palazzo Pitti, Milano 1924; G. Nicodemi, D.C., Busto Arsizio 1930.