Pennac, Daniel
Pennac, Daniel. – Pseud. dello scrittore francese Daniel Pennacchioni (n. Casablanca 1944). Figlio di un ufficiale dell'esercito francese, al seguito della famiglia passa l'infanzia in alcune colonie francesi dell’Africa e del Sud-est asiatico, prima di stabilirsi nella Francia meridionale e poi, definitivamente, a Parigi dove per quasi trent’anni svolge la professione di insegnate liceale. Dopo l’esordio con un pamphlet antimilitarista (Le service militaire au service de qui?, 1973), due libri di fantascienza (Les enfants de Yalta, 1977; Père Noël, 1979) e diversi racconti per l'infanzia – Cabot-Caboche (1982; trad. it. 1993), L'oeil du loup (1984; trad. it. 1993), Miro: le tour du ciel (1997; trad. it. 1997), Messieurs les enfants, (1997; trad. it. 1998) e il ciclo di Kamo (Kamo. L'agence Babel, 1992; trad. it. 1994; L'évasion de Kamo, 1997; trad. it. 1998; Kamo et moi, 1992; trad. it. 1995; Kamo. L'idée du siècle, 1993; trad. it. 1996) –, diventa noto al grande pubblico con il ciclo incentrato sul personaggio di Benjamin Malaussène, figura bonaria, capro espiatorio e metafora delle perversioni sociali del consumismo occidentale: Au bonheur des ogres (1985; trad. it. 1991), La fée carabine (1987; trad. it. 1992), La petite marchande de prose (1989; trad. it. 1991), Monsieur Malaussène (1995; trad. it. 1998), Monsieur Malaussène au théâtre, 1995 e Des chrétiens et des maures, 1996 (entrambi tradotti in Ultime notizie dalla famiglia, 1997), Aux fruits de la passion (1999; trad. it. La passione secondo Therèse, 2003). Negli ultimi anni P., pur tenendo viva la vena fiabesca – La Débauche (2000; trad. it. Gli esuberati, 2000), Lucky Luke contre Pinkerton (2010; trad. it. 2010), Le Roman d'Ernest et Célestine, 2012 –, volge verso il realismo e l’impegno politico, con un racconto sulla dittatura (Le dictateur et le hamac, 2003; trad. it. Ecco la storia, 2003, nel 2006 anche in audiolibro), un romanzo (Chagrin d'école, 2007; trad. it. 2008, vincitore del premio Renaudot) e un monologo teatrale (Merci, 2004; trad. it. 2004) fortemente autobiografici. Nell’ultimo romanzo, Journal d'un corps (2012; trad. it.), descrive, in forma diaristica, l’esistenza di un uomo attraverso la prospettiva organica e sensoriale del corpo. Nell’ultimo decennio P. ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il premio Grinzane Cavour nel 2002, la Legion d'onore per le arti e la letteratura nel 2005 e il Grand prix metropolis bleu nel 2008 per l’insieme della sua opera.