Editore (isola di Arran 1813 - Cambridge 1857), fondatore, insieme al fratello Alexander, dell'omonima casa editrice inglese, attualmente una delle maggiori del mondo, con sede a Londra e aziende affiliate negli Stati Uniti e altrove. Il gruppo editoriale pubblica la più importante serie di biografie correnti (Marquis who's who), diversi periodici e, tra l'altro, enciclopedie sulla musica, opere di economia, medicina, biotecnologia.
Fu commesso di libreria a Irvine, poi a Glasgow, a Cambridge e a Londra, acquisendo nel frattempo una certa cultura e una notevole abilità professionale. Nel 1843 impiantò a Londra una piccola azienda che gli permise, associatosi col fratello Alexander (Irvine 1818 - Londra 1896), di acquistare la ditta Newby di Cambridge. Nel 1844 uscì il primo catalogo della Macmillan and Co. Nel 1845 la nuova casa assorbì la ditta Stevenson. I primi successi giunsero con la pubblicazione del libro di Ch. Kingsley Westward Ho! e del famoso Tom Brown's school days di Th. Hughes (1857). Nel 1858 fu aperta una sede in Londra; nel 1893 l'azienda fu trasformata in società a responsabilità limitata con presidente Sir Frederick Orridge (n. 1851 - m. Londra 1936), figlio di Macmillan. La casa editrice è stata diretta da Maurice Victor (n. Londra 1921) fino al 1963; poi da Harold (v.) fino alla morte; dal 1990 è presieduta da N. G. Byan Shaw (n. Londra 1934). Tra la vasta produzione monografica ed enciclopedica si ricordano: le enciclopedie sulla musica, tra cui The new Grove dictionary of music and musicians (20 voll., 1980); le grandi opere di economia e finanza, come The new Palgrave: a dictionary of economics (4 voll., 1987) repertori di carattere letterario, quali Macmillan anthologies of english literature (5 voll., dal 1989); pubblicazioni di medicina e biotecnologia, in particolare Vision and visual dysfunction (17 voll., 1990). Segnaliamo inoltre la più importante serie di biografie correnti nel mondo, attiva da oltre un secolo, Marquis who's who, e The statesman's year book (annuario dal 1873). Tra i periodici: Nature (dal 1869); Public health (dal 1888).