Buren, Daniel
Artista concettuale francese, nato a Boulogne-Billancourt (Parigi) il 25 marzo 1938. Conclusi a Parigi gli studi presso l'École nationale supérieure des métiers (1956-60), ha esordito nel 1967 al Salon de la jeune peinture, nell'ambito del gruppo di tendenza minimalista BMPT composto, oltre che da B., da O. Mosset, M. Parmentier e N. Toroni. Perseguendo una ricerca tesa a indagare i rapporti tra l'opera d'arte e lo spazio, B. ha presentato il suo lavoro, in Europa e negli USA, attraverso numerosi environments e mostre personali oltre che in importanti rassegne internazionali: da Documenta di Kassel (1972, 1977, 1982) a Skulpture Projecte a Münster (1987, 1997) o alla Biennale di Venezia, dove l'artista ha rappresentato la Francia nel 1986 partecipandovi nuovamente nel 1997.
Fedele a un suo linguaggio essenziale che sembra portare alle estreme conseguenze le ricerche ottico-minimaliste, B. si esprime con bande di colore (invariabilmente larghe 8,7 cm e alternate al bianco), espediente visivo per ridefinire lo spazio o per condurre l'attenzione dello spettatore su uno o più elementi della realtà quotidiana. Lavorando su una varietà di supporti (tela, carta, plastica, specchi, legno ecc.) o direttamente su pareti, facciate, gradinate, realizza opere di formato monumentale ed effimeri environments, spesso inseriti in contesti urbani, dei quali restano registrazioni (photo-souvenirs) eseguite dall'artista stesso: Voiles/Toiles; Toiles/Voiles (1975), nove velieri con vele in tessuto a strisce verticali condotti da bambini sul lago di Wannsee a Berlino e poi, nel 1979, sul lago di Ginevra; Les couleurs: sculptures 1975-77 (1977), quindici drappi di tessuto bicolore fissati sui tetti di significativi edifici parigini; Les deux plateaux (1986), installazione permanente di colonne a strisce di altezza diversa nel cortile del Palais-Royal a Parigi; Dominant-Dominé (1991), installazione di strisce e specchi con effetti trompe-l'oeil al Centre d'art contemporain di Bordeaux. In Renverser-redresser-multiplier la lumière. Kaléidoscope pour 4 couleurs dell'Art tower di Mito (1996), l'effetto caleidoscopico di moltiplicazione dello spazio è ottenuto attraverso un gioco di pannelli colorati e superfici specchianti.
B. è autore di numerosi scritti raccolti e pubblicati in tre volumi a cura di J.-M. Poinsot con il titolo Les écrits 1965-1990 (1991). Vedi tav. f.t.
bibliografia
R. Fuchs, D. Buren, Discordance: a book=Cohérence: un livre, Eindhoven 1976.
A. Baldassari, Daniel Buren, Paris 1987.
C. Francblin, Daniel Buren, Paris 1987; D. Buren. Foto-Souvenirs 1965-1988, Villeurbanne-Torino 1988.
C. Francblin, Daniel Buren, in Contemporanea, 1989, 7, pp. 50-55.
G. Dando, The stripe king, in Art News, 1994, 5, pp. 134-37.
Cataloghi di mostre
Daniel Buren, coincidences: arbeten in situ, ed. O. Granath, Moderna Museet, Stockholm 1984.
Daniel Buren au Palais Royal: "Les deux plateaux", éd. M. Nuridsany, Palais-Royal, Paris 1993.
Daniel Buren. Erscheinen, scheinen, verschwinden, Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, Düsseldorf 1996.