CATTANEO, Danese
Scultore, architetto, poeta, nato circa il 1519 a Massa, morto a Padova nel gennaio 1573. Fu alla scuola di Iacopo Sansovino a Roma, donde fuggì al tempo del famoso sacco del 1527 per rifugiarsi a Firenze; indi ritornò, circa il 1530, presso il suo maestro a Venezia, e nel Veneto trascorse tutta la sua vita. Collaborò insieme con altri seguaci del Sansovino, alle principali fabbriche del maestro; per la gran base dell'organo in San Salvatore architettata dal Sansovino, ebbe a scolpire (circa il 1530) una statuetta vigorosamente modellata, di S. Girolamo. Fedele alle Torme e alle tendenze dell'arte sansoviniana del periodo iniziale, fiorentino-romano, il C. risentì sempre di quella ammanierata eleganza cinquecentesca d'origine toscana, contrastante con l'ambiente pittorico veneziano. Anche nei ritratti, che sono la parte migliore della sua attività scultoria, predilesse il ritratto idealizzato: ne è prova specialmente il bel busto di Pietro Bembo (1547), entro un tabernacolo del Sanmicheli, nella chiesa del Santo di Padova.
Agli ultimi anni della sua operosità appartengono le sue due opere maggiori: il grandioso altare commemorativo in Sant'Anastasia di Verona, in onore di Jano Fregoso, ultimato nel 1565, e le statue allegoriche e i rilievi marmorei del monumento funebre a Leonardo Loredan nei Ss. Giovanni e Paolo di Venezia, terminato in unione col discepolo Girolamo Campagna nel 1572: ultimo lavoro, in cui, vecchio ormai, il C. si sforza invano di seguire l'orma del Vittoria. Fu amico del Vasari, a cui pare abbia fornito le notizie sui maestri veneziani per le sue Vite. Fu poeta esaltato dai contemporanei, dall'Aretino e specialmente da Bernardo e Torquato Tasso, autore del poema epico Amor di Marfisa, da lui edito nei primi tredici canti nel 1562, conservato nel testo manoscritto, insieme con tutta la sua abbondante opera letteraria in due volumi raccolti dal nipote, nella biblioteca Chigiana di Roma.
Bibl.: G. Vasari, Le vite, ed. Milanesi, III, Firenze 1881, pp. 522-526 e passim; T. Temanza, Vite dei più celebri architetti e scultori veneziani, Venezia 1778, pp. 269-83; P. Paoletti, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VI, Lipsia 1912 (con la bibl. precedente); L. Planiscig, Venezianische Bildhauer d. Renaissance, Vienna 1921, pp. 411-32.