DAMJANICH o Damjanics, János
Eroe di fama quasi leggendaria della guerra d'indipendenza dell'Ungheria. Nato nel 1804 a Staza (Confini militari), entrò nell'esercito austriaco dove raggiunse il grado di capitano e già in quei tempi era noto per i suoi sentimenti liberali. Scoppiata la guerra d'indipendenza del 1848, egli abbracciò la causa della libertà e prese parte alle sue lotte sin da principio col grado di maggiore, distinguendosi contro l'insurrezione dei Serbi dell'Ungheria meridionale. Al principio del 1849 ottenne il grado di generale e il comando di un corpo d'armata. Nella campagna vittoriosa della primavera susseguente ebbe una parte gloriosissima. La vittoria presso Szolnok, foriera della grande offensiva della primavera del 1849, le sorti della battaglia di Tápió-Bicske, la vittoria presso Isaszeg (Tekovské Šarluhy), l'occupazione della città di Vácz, la finale vittoria di Nagysárló - dopo la quale l'esercito austriaco, andato in piena dissoluzione e minacciato alle spalle, si vide costretto a ritirarsi ai confini del regno - sono in gran parte dovute al D. Il comandante supremo, Görgei, lo nominò suo sostituto al Ministero della guerra; ma per una caduta dalla vettura dovette per molto tempo rimanere in letto, e guarito non poté assumere che il comando della fortezza di Arad. Qui fu raggiunto dal governo rivoluzionario fuggente dinnanzi l'invasione austro-russa, e qui ricevette la notizia della capitolazione di Vilagos (ora Siria). Dové quindi cedere la fortezza; ma non volendo cederla agli Austriaci, si arrese ai Russi, i quali però lo consegnarono agli Austriaci, che lo condannarono alla forca con altri 12 compagni, facendolo giustiziare il 6 novembre 1849 in Arad.