Scrittore di magia cui fu attribuito dal sec. 2º d. C. un famoso lapidario, originariamente scritto in greco, ridotto poi in versi dallo Pseudo-Orfeo (4º sec. d. C.) e divulgato da una traduzione latina del 5º sec., utilizzato nel sec. 12º dal Liber lapidum di Marbodo, attraverso il quale passò in imitazioni e rielaborazioni successive nelle varie lingue.