HIRST, Damien
Artista, curatore di mostre e collezionista inglese, nato a Bristol il 7 giugno 1965. Si è rapidamente imposto come uno degli artisti più noti e controversi della sua generazione a livello mondiale, premiato con il Turner prize nel 1995, fra i principali artefici dell’ascesa del gruppo degli Young British artists.
H. iniziò gli studi al Jacob Kramer College of art (1983-84) di Leeds, completandoli al Goldsmiths College di Londra (1986-89). Ancora studente, lavorò presso la galleria Anthony d’Offay e organizzò la mostra Freeze (1988), radunando, in un edificio in disuso della London Port authority, i lavori di 16 fra compagni di corso e neodiplomati del Goldsmiths. In questa occasione, che ha lanciato la generazione degli Young British artists, H. espose i primi esemplari di spot paintings (dipinti a muro e poi su tela costituiti dalla giustapposizione regolare di tondi colorati). L’anno successivo, alla mostra del diploma presentò quattro armadietti di medicinali (Medicine cabinets). Fin da questi primi lavori, che avrebbe sviluppato in serie negli anni successivi, l’autore mise a fuoco le questioni su cui si sarebbe interrogato incessantemente: i temi fondamentali della vita e della morte, l’amore e la bellezza, il dolore e la malattia. H. li affronta nelle sue opere mettendosi in dialogo con altre discipline come scienza, religione, medicina, storia naturale, e attraverso un linguaggio freddo che coniuga minimalismo, arte concettuale e pop. Fra gli esempi più iconici è The physical impossibility of death in the mind of someone living (1991): uno squalo conservato all’interno di una teca in una soluzione di formaldeide che lo preserva dal decadimento fisico. Da qui H. ha proposto un intero bestiario (pecore, agnelli, mucche, vitelli, maiali nella serie Natural history). Gli animali sono impiegati come materiale anche per la realizzazione di dipinti: farfalle (Butterfly colour paintings, Kaleidoscope paintings) e mosche (Fly paintings). Ricorrente nella sua opera è il dispositivo minimalista della teca o dell’armadietto, utilizzati come contenitori di vari oggetti (medicine, strumenti scientifici, sigarette, diamanti). Egli ha esteso l’esplorazione al campo della pittura, con una gamma che va dal fotorealismo (Fact paintings) all’astrazione (Spin paintings).
Il nome di H. ha valicato i confini del mondo dell’arte per entrare in quello mediatico grazie a opere eclatanti come il teschio tempestato di diamanti (For the love of God, 2007). Il suo spirito imprenditoriale, che ha trovato il veicolo ideale nella fondazione di una propria società (Science Ltd, 1997), si è espresso in un vasto campo di attività, come l’apertura del ristorante Pharmacy (1998-2003) a Londra, o la fondazione di una casa editrice (Other criteria, 2005) dedicata alla produzione di pubblicazioni, stampe e sculture in edizione limitata. Fra gli artisti più premiati dal mercato, nel 2008 H. ha sfidato la crisi economica organizzando da Sotheby’s Londra un’asta di 244 opere, che in due giorni ha totalizzato 111.576.800 sterline.
Il 2012 è stato l’anno di due fra i maggiori exploit della sua carriera, con la presentazione della serie completa degli spot paintings contemporaneamente in tutte le 11 sedi della galleria Gagosian, e la grande retrospettiva alla Tate Modern di Londra, record di visitatori (463.000). Da allora lavora alle nuove serie The colour charts e Scalpelblade paintings.
Bibliografia: D. Hirst, G. Burn, On the way to work, New York 2002 (trad. it. Manuale per giovani artisti. L’arte raccontata da Damien Hirst, Milano 2004); D. Hirst, I want to spend the rest of my life everywhere, with everyone, one to one, always, forever, now, London 2005; Sotheby’s, Damien Hirst. Beautiful inside my head forever (catalogo d’asta), London 2008. Cataloghi di mostre: Theories, models, methods, approaches, assumptions, results and findings, New York, Gagosian Gallery, New York 2000; Damien Hirst, a cura di E. Cicelyn, M. Codognato, M. D’Ar genzio, Napoli, Museo archeologico nazionale 2004-05, Napoli 2004; Cornucopia. Damien Hirst, Monaco, Musée océanographique, Monaco 2010; Damien Hirst, ed. A. Gallagher, London, Tate Modern, London 2012; Damien Hirst. The complete Spotpaintings 1986-2011, New York, Beverly Hills, London, Paris, Rome, Geneva, Athens, Hong Kong, Gagosian Gallery, New York 2012; Damien Hirst. Relics, ed. F. Bonami, Doha, Qatar Museums authority 2013-14, Doha 2013.