CHIESA, Damiano
Nacque a Rovereto (Trento) il 24 maggio 1894 da Gustavo e da Teresina Marzari.
Il padre, impiegato municipale, cultore di letteratura e di storia locale, apparteneva al partito liberal-nazionale trentino; nella primavera del 1914 fu eletto deputato alla Dieta di Innsbruck, e aveva già svolto intensa attività per diffondere idee e scopi della Lega nazionale, come risulta dall'atto di accusa contro un altro patriota trentino, Antonio Tambosi, deputato al Reichsrat di Vienna e poi senatore del Regno d'Italia.
Il clima politico che circondò il C. nella famiglia fin dall'infanzia fu quello comune allora alla borghesia trentina, sempre più aperta alle idealità risorgimentali e insofferente della sovranità asburgica e del predominio tirolese. Conseguita la maturità presso la Realschule di Rovereto, il C. si volle iscrivere al Politecnico di Torino e fu accompagnato dalla madre con una lettera di raccomandazione per il vecchio garibaldino trentino E. Bezzi. Al Politecnico torinese fu iscritto dall'autunno del 1913 al gennaio del 1915, quando si trasferì all'università di Genova per seguirvi i corsi di ingegneria navale cui intendeva applicarsi.
Nel settembre 1914 il C. era a Rovereto per le vacanze; la guerra era già iniziata, e l'Austria provvedeva alla chiamata alle armi anche della classe 1894. Conosciuto tempestivamente il bando, il padre faceva subito ripartire il C. per Torino, la sera del 13 settembre. Sempre su consiglio del padre, il C. si presentò il 22 o 23 genn. 1915 al consolato austriaco di Genova per la visita militare, riuscendo però a farsi dichiarare inabile. Poté così proseguire, più che negli studi universitari, nei contatti con gli ambienti interventisti, sia a Torino sia a Genova, prendendo parte a conferenze e comizi e contribuendo alla diffusione di stampati pro Fiume e Dalmazia.
Fu attivo tra l'altro nel diffondere il quindicinale L'ora presente, organo di propaganda interventista, il cui primo numero vide la luce il 16 ott. 1914.Delle amicizie di questo periodo, dei rapporti con la famiglia, di un sorgente amore, resta traccia in un diario, edito da M. Gazzini nel 1934, da lui intestato Notiziario di D. Chiesa studente in ingegneria meccanica al Regio Politecnico di Torino, che copre con qualche interruzione il periodo 10 genn. 1914-30apr. 1915. Non ebbe mai simpatie socialiste; fu credente e professante la religione cattolica.
Fin dai primi giorni della dichiarazione di guerra si arruolò volontario nell'esercito italiano, 6º reggimento d'artiglieria da fortezza, e fu destinato al fronte nel Trentino, dove certamente era giunto già il 14 luglio 1915. Seguì poi il corso accelerato per la promozione a sottotenente, dal 16 gennaio al 14 febbr. 1916, e come tale prestò servizio nel 9º reggimento d'artiglieria, sul Coni Zugna, a sud di Rovereto, dirigendo il fuoco sulle linee austriache in luoghi da lui ben conosciuti. Fu fatto prigioniero in quel settore, a Costa Violina, il 16 maggio 1916; il suo nome di guerra, prescritto ai volontari irredenti dai comandi militari italiani, era "Mario Angelotti". Alle 8 antimeridiane del 19 maggio fu avviato il giudizio per alto tradimento. La sentenza, pubblicata alle 17,30 dello stesso 19, fu eseguita circa un'ora dopo nella "fossa della cervara" del castello del Buonconsiglio a Trento. La notizia dell'esecuzione fu data otto giorni dopo, il 27 maggio, al padre, che con la moglie era stato internato nel campo di Katzenau, all'inizio della guerra con l'Italia.
Fonti e Bibl.: Robor, D. C. nel ricordo di E. Bezzi, in Alba Trentina, II (1918), p. 31; G. A. volontario trentino, Pensando a D. C., ibid., pp. 246-249; A. R. [A. Rossaro], Burocrazia fuor di luogo,ibid., pp. 259-261; Verbale intorno alla fine di D. C. assunto in Trento il 15 febbr. 1919,ibid., III (1919), pp. 77-81; G. Chiesa, L'ultima lettera di D. C., ibid., pp. 94 ss.; Altro verbale intorno alla fine di D. C. assunto a Trento il 15 febbr. 1919,ibid., pp. 157 ss.; G. Chiesa, Circa le ultime ore di D. C., ibid., IV(1920), pp. 116 ss.; Due lettere di D. C. alla fidanzata durante la guerra,ibid., V (1921), pp. 310-317; Costa, capitano, Documenti intorno alla fine di D. C., ibid., VII (1923), pp. 40-45; M. Gerloni, I punti di un'intervista intorno al martirio di D. C. (intervista a Ernest von Erlich e Richard Wengraf),ibid., VII (1923), pp. 70-75; O. Ferrari, Il martirio di C., Battisti e Filzi nei ricordi di un testimone oculare, in Trentino, II (1926), pp. 247 ss.; Tr., Lettere inedite di D. C. (19 maggio 1916),ibid., IV (1928), pp. 145-148; G. Chiesa, D. C. e la sua breve vita,ricordi del padre ..., Rovereto 1930 (rist. anche in Alba trentina, III[1919], pp. 208-213, 254-260, 308-313); B. Rizzi, Pagine di guerra e della vigilia di legionari trentini, Trento 1932, pp. 17 ss.; Atti dei processi Battisti,Filzi,C., Trento, 1935, pp. 63 ss.; Diario di D. C., a cura di M. Gazzini, Milano 1934; Una postuma relazione di un ufficiale austriaco del Servizio Informazioni a Rovereto e sul riconoscimento di D. C., in Bollettino del Museo del Risorgimento e della lotta per la libertà (Trento), XIV (1964), pp. 19-23; Due lettere di D. C. a G. Angeli,ibid., XX (1970), pp. 20 ss.; G. Sottochiesa, Elogio di D. C. protomartire della redenzione trentina, in Alba trentina, I (1917), pp. 25-28; A. Rossaro, D. C. e F. Filzi nel culto d'Italia,ibid., pp. 322-325; R. Mariotti, Solenne commemor. dei martiri roveretani D. C. e F. Filzi,ibid., II(1918), pp. 129-140; D. C. alla vigilia della guerra. ibid., pp. 250-253; A. Rossaro, La traslaz. delle salme di D. C. e F. Filzi a Rovereto,ibid., III (1919), pp. 284-293; Spiritus indocilis [G. Chini], In giro per le fortificazioni austriache: "Costa Vialina" ove fu catturato D. C., ibid., IV (1920), pp. 207-208; Storicus, Le ultime ore di D. C. fucilato a Trento,ibid., pp. 302-309; s.d., Ancora intorno al supplizio di D. C., ibid., V (1921), pp. 33-36; Acesimo Miceno [A. Rossaro], Per i nostri martiri C. e Filzi,ibid., VI(1922), pp. 35 s.; M. Gerloni, D. C., in un articolo d'un sottoufficiale austriaco,ibid., pp. 219-224; Sorgenti Nino [L. Miorandi], D. C., in Bollettino della Legione trentina, II (1922), pp. 67-69; [O. Ferrari], Un episodio di D. C., in Alba trentina, X(1926), pp. 23 ss.; L'olocausto di D. C. Due proclami austriaci, in Trentino, V (1929), pp. 137 s.; E. Bruti, In gita scolastica con D. C., ibid., IX (1933), pp. 251 s.; D. C. il protomartire trentino, in Boll. del Museo della Guerra, III (1933), p. 41; M. Gazzini, D. C., il primo martire..., ibid., IV (1934), pp. 35 s.; I. Guida, D. C., in Trentino, X(1934), pp. 233-238; A. Ferraresi, D. C. e il Trentino eroico, Torino 1939.