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Dalai Lama

di Maurizio Paolillo - Enciclopedia dei ragazzi (2005)
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Dalai Lama

Maurizio Paolillo

Il supremo rappresentante del buddismo nella cultura tibetana

Il titolo di Dalai Lama viene attribuito da secoli al supremo rappresentante della tradizione buddista tibetana, che fa parte della cosiddetta Scuola dei berretti gialli. Il Dalai Lama è stato fino a cinquanta anni fa la figura religiosa e politica più importante del Tibet; da quando il Tibet è stato annesso alla Cina il Dalai Lama è in esilio, ma conserva comunque un grande prestigio internazionale

Come nasce il titolo di Dalai Lama

In lingua tibetana, Lama significa "Maestro spirituale"; Dalai, invece, è una parola di derivazione mongola che indica l'oceano o una vasta distesa d'acqua. Dunque, Dalai Lama si può tradurre come "Maestro oceanico [di saggezza]".

Si potrebbe pensare che questa figura sia esistita in Tibet fin da epoche remote; invece ha poco più di quattrocento anni. Ma per spiegare come è nata, bisogna fare riferimento alla storia del Tibet. Questo paese vasto e isolato da alte catene montuose fu raggiunto tra il 6° e il 7° secolo dal buddismo (Buddha), che vi si radicò definitivamente a partire dal 10° secolo.

Nacque così in breve tempo una serie di scuole buddiste. Il buddismo tibetano presentò sin dagli inizi caratteristiche peculiari: la sua dottrina era fortemente influenzata dalla tradizione religiosa che esisteva già prima in Tibet, detta bon. Così, un monaco chiamato Tsongkhapa (vissuto alla fine del 14° secolo), per far tornare il buddismo tibetano alla purezza dell'insegnamento originario, fondò una nuova scuola, detta "dei virtuosi" (in tibetano gelugspa) o, come è chiamata da noi comunemente, dei 'berretti gialli' per il colore del loro copricapo.

Il primo a ricevere il titolo di Dalai Lama fu però un successore di Tsongkhapa, nel 1578: egli fu insignito di tale appellativo da un condottiero mongolo, Altan Khan, a cui aveva garantito la protezione spirituale durante la sua lotta per conquistare la supremazia sulle tribù della Mongolia. Il rapporto tra capi mongoli e gelugspa portò alla diffusione del buddismo tibetano in Mongolia, e all'ascesa del prestigio dei berretti gialli in Tibet.

Importanza del Dalai Lama nella società tibetana

Fu proprio lo scambio di favori tra il monaco buddista e il condottiero mongolo a garantire ai gelugspa una certa supremazia non solo religiosa, ma anche politica sulle altre scuole buddiste. Prima di allora, i berretti gialli non erano stati affatto la comunità monastica più potente in Tibet. Ma come si trasmetteva il titolo di Dalai Lama?

Alla morte di un Dalai Lama, il successore, ancora bambino, veniva individuato da alcuni monaci in colui che era capace di riconoscere oggetti appartenuti al Dalai Lama defunto. Secondo la tradizione, questa era la prova che alcuni elementi dell'anima del maestro morto erano stati trasmessi al piccolo erede designato.

Le persone di questo tipo sono dette tulku. Non solo il Dalai Lama è un tulku, ma ancora oggi esistono alcune centinaia di persone a cui viene riconosciuta tale singolare caratteristica. Lo stesso Dalai Lama, inoltre, è considerato essere una manifestazione di Avalokitesvara, importante divinità buddista.

Nel corso dei secoli, il titolo di Dalai Lama è stato ricoperto da grandi personaggi, come il quinto Dalai Lama, responsabile della costruzione del famoso palazzo sacro del Potala a Lhasa (la capitale del Tibet), ma anche da individui deboli, che si sono fatti influenzare dall'aristocrazia o da poteri esterni, come l'Impero cinese.

In epoca moderna, il tredicesimo Dalai Lama cercò di mantenere indipendente il Tibet, conteso all'inizio del secolo scorso da Inghilterra, Russia e Cina. L'attuale Dalai Lama è il quattordicesimo: dopo l'inclusione del Tibet nella Repubblica popolare cinese (1951) e alcune rivolte tibetane contro i Cinesi, egli fuggì nel 1959 in India, dove risiede tuttora. È una figura molto influente e nota a livello internazionale, che ha ricevuto anche il premio Nobel per la pace: oggi è considerato l'esponente di una grande tradizione spirituale e di una cultura che cerca di sfuggire all'estinzione.

Vedi anche
Lhasa (cinese Lasa) Città capitale della regione autonoma del Tibet (129.490 ab. nel 2003), situata a 3650 m s.l.m. sul fondovalle ben coltivato e alberato del Kichu, affluente del Brahmaputra. Il nome significa in tibetano «trono di Dio» e fino al 1958 esprimeva il carattere religioso della città, principale ... Tibet (tibetano Bod) Regione storico-geografica (1,5 milioni di km2 ca.) dell’Asia centrale, politicamente appartenente per la quasi totalità alla Cina e in piccola parte, nella sezione sud-occidentale, all’India (Ladakh); la parte in territorio cinese è formata da una regione autonoma denominata ufficialmente ... Tsong Khapa ‹zon kapà›. - Riformatore del lamaismo tibetano, fondatore della scuola dei cosiddetti berretti gialli, i cui capi, conseguita la supremazia sulle altre scuole tibetane nel sec. 16º, assunsero dal 1578 il titolo di Dalai Lama e stabilizzarono nel sec. 17º l'assetto politico-religioso che il Tibet ha ... Avalokiteśvara Avalokiteśvara Divinità buddhista (sanscr. «il Signore che guarda in giù»), il più vene­rato Bodhisattva della scuola Mahāyāna. È un dio misericordioso che ha fatto il voto di non entrare nel nirvana se non dopo aver salvato tutte le creature, liberandole dall’ininterrotta peregrinazione di vita in vita. ...
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  • OPERATORI RELIGIOSI E ADDETTI AL CULTO in Religioni
Tag
  • REPUBBLICA POPOLARE CINESE
  • BUDDISMO TIBETANO
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  • AVALOKITESVARA
  • IMPERO CINESE
Altri risultati per Dalai Lama
  • dalai lama
    Dizionario di Storia (2010)
    (tibetano «oceano di saggezza») dalai lama (tibetano «oceano di saggezza») Titolo che nel 1578 Altan khan, capo dei mongoli khalka, attribuì a Sonam Gyatso (in tibetano bSod nams rgya mtsho), terzo abate di ‛Bras spungs, il più importante monastero della scuola dei Gelugba (dGe lugs pa), fondata ...
  • Dalai-lama
    Enciclopedia on line
    Maestro supremo del buddhismo tibetano. Il titolo, che letteralmente significa «maestro (lama) del mare universale», fu conferito per la prima volta nel 1577 a Sodnam Djamts’o, terzo successore tibetano di Tsonkhapa (fondatore della ‘Chiesa Gialla’), dal principe dei Mongoli orientali Altan Khān, nel ...
Vocabolario
dàlai-lama
dalai-lama dàlai-lama s. m. [comp. di un elemento mongolo che significa «mare» e «dio» e del tibetano lama «maestro»], invar. – Il capo supremo del lamaismo o buddismo tibetano.
lama¹
lama1 lama1 s. f. [dal fr. lame, che è il lat. lamĭna «lamina»]. – 1. a. La parte principale di un utensile destinato a tagliare e avente quindi un bordo (talora anche tutti e due) molto affilato: la l. del coltello, del rasoio, della spada,...
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