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dakhmè

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dakhmè ‘Torri del silenzio’, usate dai seguaci della religione di Zarathustra, e ancora oggi dalle comunità della diaspora zoroastriana nell’India (Parsi), per l’esposizione dei cadaveri che, secondo i precetti più antichi dello zoroastrismo, non possono essere né inumati né cremati. Sono costruzioni in muratura, di forma cilindrica, alte 4 o 5 m; al centro hanno un pozzo e tutto intorno letti di pietra concentrici, su cui sono disposti nudi i cadaveri, che diventano preda degli uccelli. Gli scheletri sono gettati, due volte all’anno, nel pozzo centrale comune.

Vedi anche
cremazione Procedimento di sepoltura, consistente nella distruzione totale o parziale della salma mediante combustione; spesso è accompagnata da altre parti del rito funerario (dispersione delle ceneri, inumazione, cannibalismo).  ● Nota agli antichi Messicani e largamente praticata nel mondo greco e romano, è ... parsi Appartenenti alla comunità zoroastriana di Persia, emigrata in India nell’8° sec., dopo l’invasione arabo-islamica. I particolari storici di tale emigrazione sono poco noti, ma sembra attestata la loro diffusione soprattutto nel Gujarat dal 10° sec. e il successivo concentramento a Bombay (18° sec.), ... diaspora storia Dispersione in varie parti del mondo di un popolo costretto ad abbandonare la sua sede di origine. In particolare, la dispersione degli Ebrei nel mondo antico, dopo le deportazioni in Assiria (721 a.C.) e a Babilonia (586 a.C.), è legata soprattutto alla fine di un’entità politica ebraica in Palestina ... cadavere Il corpo umano dopo la morte.  medicina  Caratteristiche del cadavere sono la rigidità, che interviene poche ore dopo la morte, e le macchie ipostatiche, che intervengono più tardi e sono determinate da stravasi sanguigni nelle parti declivi e da trasformazioni dell’emoglobina. ● Il complesso dei fenomeni ...
Categorie
  • PRATICHE RITUALI E LITURGICHE in Religioni
Tag
  • ZOROASTRISMO
  • ZARATHUSTRA
  • INDIA
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