daimyō Nell’antico Giappone, i funzionari militari che, adibiti al controllo e alla difesa dei governatori civili delle province, con il tempo ne usurparono il potere, divenendo signori feudali. I rapporti fra i d. e i samurai, loro vassalli, furono regolati dal codice Buke Shohatto (1615). Sotto i Tokugawa, i d. avevano servi ma non potevano battere moneta, costruire navi da guerra e castelli, né uscire dal proprio feudo senza il permesso dello shōgun (➔); avevano inoltre l’obbligo di recarsi a Yedo, residenza dello shōgun, e restarvi per un periodo fisso.