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DAGA

di Mariano BORGATTI - Enrico MALTESE - - Enciclopedia Italiana (1931)
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DAGA (forse da *daca "[spada] dacica"; fr. dague; sp. daga; ted. Degen; ingl. dagger)

Mariano BORGATTI
Enrico MALTESE

È un'arma bianca, specie di corta spada, che fu ed è ancora in uso presso tutti i popoli e in tutte le epoche. Somiglia al gladio dei Romani e dei Greci, col quale taluni autori la confondono. La daga ha di solito due fili (tagli) e sezione a lunga losanga; è sempre più lunga del pugnale; si può notare che durante il sec. XIII le estremità dell'elsa o della crociera furono leggermente ritorte verso la punta, mentre nei secoli successivi le branche furono più frequentemente diritte. A partire dal sec. XV si cominciò ad usare in Francia una specie di daga con elsa ricurva e anello (fig.1) nel quale s'introduceva il pollice per impugnare più saldamente l'arma che era portata al fianco destro, e talvolta sulle reni. La daga dei lanzichenecchi tedeschi (fine del sec. XV e principio del XVI) è più larga delle altre (fig. 2). Le daghe italiane nei secoli passati erano reputate per il loro bel lavoro di ferro, spesso incrostato o damaschinato d'argento e talvolta con la lama traforata a giorno. Le daghe si trovano nominate tra le armi proibite negli statuti degli antichi comuni italiani, nei quali sono talvolta classificate nella categoria dei pugnali. Anche nei tempi moderni la daga fu usata come corta arma manesca, da non innastare sul fucile (per es., in Italia, daga dei granatieri, daga d'artiglieria).

Dalla daga derivano altre armi, con grande varietà, tanto che non si possono brevemente raccogliere in una semplice classificazione. Ricordiamo: la daghetta (fr. main-gauche), più corta della daga comune, vera specie di pugnale; la "daga tedesca" (detta grande main-gauche) con l'elsa chiusa a forma di gabbia; la "daga rompispada" tedesca, del sec. XVII (fig. 3), per rompere la spada dell'avversario.

Vedi anche
pugnale Storia Arma bianca costituita d’una lama corta a due tagli e punta acuta, diritta o leggermente curva, e d’una impugnatura di fogge diverse anche scolpita, cesellata, o adornata variamente; serve per ferire nella lotta corpo a corpo ed è una delle armi più antiche usate dall’uomo, ottenuta in origine ... sciabola Arma da punta e da taglio, di antichissima origine, che per le caratteristiche di peso e lunghezza, e perché facile a brandirsi con una sola mano, fu sempre la preferita dei combattimenti a cavallo. Nell’esercito italiano ha costituito l’armamento degli ufficiali di ogni arma, anche in guerra, fino alla ... agemina Tecnica di lavorazione dei metalli, usata fin dall’antichità per ottenere una decorazione policroma mediante l’intarsio di metalli di diverso colore sulla superficie metallica di un oggetto. Tracciato il disegno, scolpito a cesello e scalpello o per impressione, si procede all’inserimento a freddo nei ... armamento Complesso degli attrezzi, congegni e forniture necessari al funzionamento di una macchina, di uno strumento, di un motore, di una ferrovia ecc. SCIENZA MILITARE L’insieme degli attrezzi e strumenti necessari al servizio di una bocca da fuoco qualsiasi o l’insieme di armi di ogni tipo e di ogni calibro ...
Tag
  • LANZICHENECCHI
  • ARMA BIANCA
  • FRANCIA
Altri risultati per DAGA
  • daga
    Enciclopedia on line
    Spada con lama piatta o più comunemente a sezione di lunga losanga, con due tagli, simile al gladio romano (v. fig.). È nominata tra le armi proibite negli statuti degli antichi comuni italiani. In alcuni eserciti europei del 19° sec., sostituiva spesso la sciabola. Una varietà di d. è la daghetta, ...
Vocabolario
daga
daga s. f. [lat. daca, sottint. spatha, «spada dei Daci»]. – 1. Corta spada (ma più lunga del pugnale) con due tagli e sezione a lunga losanga, simile al gladio romano. D. tedesca, daga con elsa chiusa in forma di gabbia; d. rompispada,...
rompispada
rompispada agg. [comp. di rompere e spada], invar. – Daga r. (o di presa): v. daga, n. 1.
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