Famiglia originaria del Reggiano, ebbe potenza in Reggio, a partire dalla metà del sec. 12º, con Guido I. Imparentatosi col papa Innocenzo IV, avendone sposato la sorella, Guido dette avvio al processo di annessione, proseguito poi dai suoi discendenti, dei beni dell'antico patrimonio di Matilde di Canossa nel Reggiano. Dopo un periodo di lotte fra le grandi famiglie locali, subentrò la signoria di Obizzo d'Este, appoggiato dai da F. che successivamente tornarono a prevalere nel comune di Reggio (1329) con Niccolò che, contro la tradizione della sua famiglia, si appoggiò alla parte ghibellina e fu poi proclamato (1331) vicario imperiale di Ludovico il Bavaro. Giberto II (m. 1354), figlio di Niccolò, fu vicario di Giovanni di Boemia e governò Reggio finché, ceduta la città agli Scaligeri (1335), passò al loro servizio. Ritornato in patria, combatté contro i Gonzaga, nuovi signori di Reggio, i quali lo fecero strangolare. Quando nel 1371 la città cadde in mano di Bernabò Visconti, Francesco (m. 1372), figlio di Giberto II, si unì agli Estensi per combatterlo. Sconfitto a Rubiera (giugno 1372), fu impiccato sugli spalti delle mura di Reggio. Invano i da F. si opposero a queste signorie forestiere: si ebbe un susseguirsi di usurpazioni, delitti e vendette. La famiglia, che era già in rovina nel sec. 15º, si estinse nel sec. 18º. Un ramo - quello di Piacenza - più noto come dei Fogliani, si originò da Corrado Fogliani, fratello uterino del duca Francesco Sforza di Milano, che nel 1466 ottenne da Alfonso II re di Napoli il diritto di aggiungere al proprio il cognome d'Aragona. Questo ramo, che così assunse il nome di Fogliani Sforza d'Aragona, ebbe il titolo di marchese di Pellegrino e si estinse nel 1780 con Giovanni, viceré di Sicilia.