D
D 〈di〉 [Forma maiusc. della lettera d] [CHF] (a) Simb. del deuterio. (b) D- è simb. alternativo di d- (←). ◆ [FSN] Simb. di una famiglia di mesoni pesanti con charm C=±1 e spin isotopico I=1/2, comprendente: (a) D± e D0, con numero quantico di spin J=0 e parità negativa (v. App. II: VI 682 d, 683 d) e altre particelle di massa maggiore e con J≥1, come il D* (2007)0, ecc. (il numero tra parentesi indica la massa in MeV; a volte v'è I a pedice: v. App. II: VI 685 a); (b) Ds, analoghi ai precedenti (Ds±, Ds∗±, ecc., ma con il quark d sostituito dal quark s e con stranezza S=±1; quello di massa minore è il Ds± (1969) (v. App. II: VI 685 d). ◆ [GFS] Nel geomagnetismo, simb. dei giorni magneticamente perturbati (dall'ingl. disturbed): v. magnetismo terrestre: III 542 f. ◆ [GFS] Punti D: v. terremoto, previsione del: VI 244 b. ◆ [GFS] Regione D: la più bassa e la meno ionizzata delle tre regioni ionosferiche permanenti, tra 50 e 90 km di quota; in essa si distingue un massimo relativo di ionizzazione, intorno a 65 km di quota, detto strato D: v. ionosfera: III 302 a.