CZEPKO von Riegersfeld, Daniel
Poeta tedesco, nato a Koschwitz (Liegnitz, Slesia) nel 1605. Studiò prima medicina e poi giurisprudenza, rivestì in patria cariche diverse, e morì a Schweidnitz nel 1660.
Due raccolte di poesie amorose (Drei Rollen verliebter Gedanken e Unbedachtsame Einfälle), sei libri di epigrammi e un poema didattico (Corydon und Phyllis) lo fanno annoverare tra i lirici e i satirici più personali della letteratura tedesca del Seicento guidata da Opitz. Anche maggiore importanza hanno i suoi scritti mistici. Das inwendige Himmelreich, Gegenlage der Eitelkeit, i Sexcenta Monodisticha Sapientum, la Consolatio ad Baronissam Cziganeam e il Semita amoris divini, i primi tre in versi, gli altri in prosa, dànno con motti aforistici ed esposizioni dottrinali un'originale espressione a quelle idee e quei sentimenti, che commovevano profondamente la Slesia protestante nel suo indirizzarsi dalla teosofia di Böhme e di Weigel, sotto l'influsso della mistica tedesca medievale, verso il pietismo. Dai Monodisticha Angelo Silesio ebbe la spinta decisiva al suo Pellegrino cherubico.
Bibl.: H. Palm, Beiträge zur Geschichte der deutschen Literatur des XVI. und XVII. Jahrhunderts, Breslavia 1877; G. Koffmane, Daniel von Czepko, Breslavia 1882; Th. Strasser, Der junge Czepko, Gottinga 1912; G. Ellinger, Angelus Silesius, Breslavia 1927; H. Heckel, Geschichte der deutschen Literatur in Schlesien, Breslavia 1929.