cyberattivista
s. m. e f. Chi fa parte di movimenti di opinione che agiscono mediante la rete telematica per diffondere i propri ideali.
• A guardarli finalmente in viso non hanno l’aria dei guerrieri: eppure l’ondata delle proteste che oggi fa tremare Bashar al Assad fra le mura di Damasco e costringe Ben Ali a vivere in un esilio blindato in Arabia Saudita l’hanno alimentata loro. Malek, Amina, Asma, Sultan e molti altri sono i cyberattivisti che hanno suonato la sveglia per le rivolte che oggi scuotono il mondo arabo. (Francesca Caferri, Repubblica, 28 marzo 2011, p. 47) • Sul blog dei cyberattivisti ritirano il comunicato, precisando prima che l’attacco è a carico di una cellula indipendente di AnonOps (rete dove gli attivisti si incontrano per chattare), poi che ‒ in quanto movimento autogestito ‒ ognuno può far quello che vuole in Anonymous, a patto che l’azione «non sia manifestamente discriminatoria verso religione, etnie, orientamenti sessuali». (Serena Danna, Corriere della sera, 10 giugno 2012, p. 17, Politica) • Hacker contro hacker. I cyberattivisti di Anonymous scendono in campo contro i pirati informatici di «Guardians of Peace» che hanno attaccato la Sony Pictures, inducendola a cancellare l’uscita del film satirico «The Interview» sul fantasioso complotto per assassinare il leader nordcoreano Kim Jong-un. (Secolo XIX, 23 dicembre 2014, p. 9, Radar).
- Composto dal s. m. e f. attivista con l’aggiunta del confisso cyber-.
- Già attestato nell’Unità del 26 novembre 2002, p. 30, Commenti (Paolo Fabbri).