CUVILLIÉS, François (Jean-François) de, il Vecchio
Architetto, decoratore d'interni, ornatista. Nacque a Soignies il 23 ottobre 1695, morì a Monaco il 14 aprile 1768. Dall'elettore Massimiliano Emanuele di Baviera fu preso da ragazzo (circa 1706) come nano di corte e, avendo mostrato attitudine per l'arte, fu poi mandato a Parigi (1720), dove studiò l'architettura sotto François Blondel fino al 1724. Tornato a Monaco divenne architetto di corte insieme con Joseph Effner, del quale subì profondamente l'influenza. Nel 1745 andò una seconda volta a Parigi e vi conobbe il neo-classicismo. Nel 1763 gli fu commessa la direzione dell'ufficio d'architettura nella corte di Monaco. Lavorò principalmente per l'elettore Clemente Augusto di Colonia nel castello di Brühl, nel cui parco costruì il padiglione da caccia (Falkenlust) su modelli completamente francesi. Dal 1730 al 1737 nella Residenza di Monaco adornò le cosiddette stanze ricche con decorazioni leggiadre e briose. Ma il suo capolavoro è l'Amalienburg nel parco di Nymphenburg presso Monaco (1734-39), il più bello degli edifici in rococò tedesco. Nella Francia stessa poche opere possono vantare, come questa, un'armonia e fusione così perfette tra l'interno, la decorazione e il colore. Quasi altrettanto importante è il Teatro della Residenza di Monaco, che il C. costruì nel periodo della sua maturità (1750-53). Numerosi lavori per molte case private e per chiese testimoniano l'attività instancabile del C. che influì profondamente sull'aspetto architettonico di Monaco.
Ma la sua azione ebbe più vasta risonanza con le incisioni che dal 1738 apparvero in tre serie (alle due ultime collaborò suo figlio François il Giovane), miniera inesauribile di modelli per cartelle, soffitti, cornici, porte, ecc. Con esse il suo stile si diffuse per tutta la Germania e fu anche conosciuto e imitato in Italia e Francia.
Bibl.: F. Dechant, Das Jagdschloss Falkenlust, Aquisgrana 1901; K. Trautmann, Cuvilliés d. Å. und seine Schaffen in Altbayern, in Monatsschrift d. hist. Vereins f. Oberbayern, IV (1895); O. Aufleger e K. Trautmann, Die Reichen ZImmer, ecc., Monaco 1893; id., Die Amalienburg ecc., 1894; id., Münchener Architektur des 18. Jahrhunderts, 1892; Bérard, Catal. de l'øuvre de C. père et fils, Parigi 1859; P. Jessen, Kat. der Ornamentstichsammlung des Kunstgewerbe-Museums in Berlin, 1894; Hauttmann, in Thieme-Becker, Künst.-Lex., VIII, Lipsia 1913 (con bibl.); J. Laran, F. de C. dessinateur et architecte, Parigi s.a.