CUSTINE, Adolphe, marchese di
Letterato francese, nato a Niederwiller il 18 maggio 1790, morto a Pau il 29 settembre 1847. Caduti sotto la ghigliottina il padre Renaud-Philippe e il nonno Adam-Philippe (v.), vittime della Rivoluzione, fu educato dalla madre, per lo più, in provincia; e trascorse poi gran parte della vita in viaggio per l'Europa, soggiornando a lungo anche in Italia, dove soprattutto s'interessò agli aspetti e alle condizioni della Calabria.
Dotato di uno spirito di osservazione non comune, meglio che nei romanzi e in una tragedia Beatrix Cenci (1833), trovò nei libri di viaggio e nelle lettere la forma adatta al suo temperamento di scrittore. I Mémoires et Voyages ou lettres écrites à diverses epoques des courses en Suisse, en Calabre, en Angleterre et en Écosse (voll. 2, 1830) riferiscono i viaggi della sua giovinezza. Il soggiorno in Spagna gli offrì la materia per l'Espagne sous Ferdinand VII (1838).
Ma gli scritti suoi più importanti furono quelli sulla Russia. Poco si conosceva sulla Russia, fino alla metà dell'Ottocento, nel mondo occidentale; e quando uscì la sua Russie en 1839 (voll. 4, 1843), con pittoresche descrizioni dell'ambiente e piccanti rivelazioni sulla vita della corte, ne sorsero grandi discussioni (v. Ch. Duez, Critique des "Mystères de la Russie" - di F. Lacroix - et l'ouvrage de M. de Custine, Parigi 1844; N. Gretsch, Examen de l'ouvrage de M. le Marquis de Custine, Parigi 1844); in Russia l'opera sollevò numerose proteste; ma come documento per la storia del costume del tempo il suo interesse resta notevole, e la letteratura posteriore vi ha attinto largamente.