MARIGNOLLE, Curzio
È uno di quei non pochi "fiorentini spiriti bizzarri", il cui nome è affidato non agli scritti, ma al ricordo della loro vita scapigliata, dei loro motti spiritosi, delle loro trovate singolari, delle loro facezie e della loro abilità nell'improvvisare versi scherzosi e beffardi. Nato da antichissima famiglia fiorentina circa il 1546, il suo tenore di vita lo ridusse presto dalla ricchezza alla povertà. Con la sua inesauribile vena faceta teneva allegre le brigate, fra le quali quella che faceva capo ad Alessandro Allegri. Ne faceva e diceva di tutti i colori, troppo spesso però sboccate e oscene. Recatosi a Parigi in occasione delle nozze di Maria de' Medici con Enrico IV, re di Francia, vi morì nel 1606.
Bibl.: D. M. Manni, Le veglie piacevoli, VIII, Firenze 1816, pp. 34-47.