MALAPARTE, Curzio (App. I, p. 814)
Scrittore, morto a Roma il 19 luglio 1957.
Dopo il 1938 aveva pubblicato: Donna come me, racconti e fantasie (Milano 1940); Il Volga nasce in Europa, viaggi (ivi 1943); Kaputt (Napoli 1944), testimonianza sulla seconda guerra mondiale e sulle speranze dell'Europa dopo lo sfacelo: libro più volte ristampato e tradotto in molte lingue; Storia di domani, romanzo utopistico-satirico (Milano 1949); La pelle (ivi 1949), racconto pseudodocumentario sull'Italia durante l'occupazione alleata, che suscitò violentissime polemiche; Il battibecco, "cantate" satiriche (Roma 1949); Maledetti toscani (Firenze 1956), ritratto e insieme libello sull'indole e i costumi dei suoi conterranei. Scrisse anche per il teatro: Du côté de chez Proust, "impromptu" in un atto con musica e canto (rappresentato a Parigi nel 1948); Das Kapital, commedia in tre atti (id., 1949); Anche le donne hanno perso la guerra, commedia in tre atti (1954); e per il cinema Il Cristo proibito (1950), film di cui fu anche il regista. Postumi sono apparsi: Io, in Russia e in Cina, a cura di G. Vigorelli (Firenze 1958); e, a cura di E. Falqui, Mamma marcia, e altri scritti (ivi 1959), L'inglese in paradiso (ivi 1958), con cui si è iniziata la pubblicazione delle sue "opere complete".
Bibl.: F. Jovine, in L'Unità (Roma), 18 genn. 1949; E. Falqui, Tra racconti e romanzi del Novecento, Messina 1950; C. Muscetta, Letteratura militante, Firenze 1953; E. Cecchi, Di giorno in giorno, Milano 1954, pp. 144-151; G. Vigorelli, prefaz. a Io, in Russia e in Cina, cit.; P. Milano, Il lettore di professione, Milano 1960.