Scrittore tedesco (Emden 1913 - Monaco di Baviera 2010). Influenzato da Kleist e da Stifter, ha dedicato parte notevole della sua produzione a temi della guerra o a essa collegati, ricorrendo ora alla narrazione realistico-documentaria, ora alla mediazione della narrazione utopistico-allegorica. Da ricordare: il "diario russo" Woina, Woina (1951); i racconti Die verbotene Stadt (1958), Gefährlicher Übergang (1964), Unter den Fischern (1982); i romanzi Feuermohn im Weizen (1953), Paulus in Babylon (1956), Die Märzhasen (1966, sulla presa del potere da parte dei nazisti), Die Nachtigall (1977), Venus im September (1984). Significativa anche la sua attività saggistica (Geist und Ursprung zur modernen Literatur, 1954; Schnittpunkte, 1963; Was ist christliche Literatur?, 1966; Gegen die Zeit. Theologie, Literatur, Politik, 1970; Veritas Christiana. Aufsatz zur Literatur, 1994; Glanz der Wirklichkeit, 1998), che lo pone in posizione di rilievo in seno alla critica di ispirazione cristiana. Si ricordano le opere sui grandi della letteratura tedesca: Heinrich von Kleist (1958, rist. 2001) e Goethe. Dichtung und Leben (1989, rist. 2006).