curio
cùrio [Lat. scient. Curium, nome dato dagli scopritori (1944) G.T. Seaborg, R.A. James e A. Ghiorso in onore dei coniugi Curie] [CHF] Elemento chimico transuranico artificiale (terzo periodo, piccolo, attinidi), di simb. Cm e numero atomico 96 il cui isotopo 247 fu ottenuto bombardando il plutonio 239 con particelle α; se ne conoscono vari altri isotopi, tutti instabili, con numero di massa tra 238 e 251 (v. App. I: VI 659 b); il più stabile è il detto isotopo 247, radioattivo α con tempo di dimezzamento di 1.56 107 anni. Il c. metallico, di colore bianco argenteo, è stato ottenuto per riduzione del suo fluoruro con bario; in soluzione acquosa i sali di c. presentano valenza tre, mentre allo stato solido si conoscono composti trivalenti e tetravalenti (v. anche transuranici, elementi: VI 295 c).
Principali proprietà del curio
Configurazione elettronica (Rn)5f7 6d1 7s2
Massa volumica [103 kg m-3] 13.51
Strutt. cristallina (298 K) (α) esagonale
a 1550 K α → β (β) cub. facce centr.
(par. reticolari in Å)
α (a=3.49;c=11.33)
β (a=4.38)
Temperatura di fusione [K] 1613 ± 40