CURILI (giapp. Chishima "mille isole"; A. T., 103-104)
Arcipelago formato da circa trenta isole vulcaniche principali, che si seguono ad arco per una lunghezza di 1500 km. dal Camciatca all'isola di Hokkaidō (Yezo). Il nome Curili proviene dal russo kurit′ "fumare", in relazione al carattere vulcanico delle isole.
L'arcipelago fu scoperto nel 1634 dall'olandese Martin de Vries. L'isola di Yezo e tutto l'arcipelago delle Curili era stato dichiarato territorio giapponese sin dal 659, dall'imperatrice Seimei. Nel 1707 i Cosacchi, occupato il Camciatca, si stabilirono nelle isole dell'arcipelago nelle quali rimasero finché nel 1799, sotto la dinastia degli shōgun Tokugawa ne furono cacciati. Nel 1875 l'arcipelago delle Curili e l'isola di Yezo venivano definitivamente annesse all'Impero Giapponese.
Le isole sono difficilmente accessibili, perché presentano coste frastagliate e assai battute dai venti. Sono tutte di natura vulcanica: si contano infatti nell'arcipelago ben 9 vulcani attivi. Nell'inverno il mare è in gran parte gelato e anche nella primavera la temperatura è piuttosto bassa. Nell'isola di Kunashiri la temperatura media è la seguente: gennaio −0°,5, agosto 15°,4, anno 4°,2; la precipitazione è di 985 mm. La neve cade talvolta anche in giugno.
Per la rigidità del clima la vegetazione è piuttosto scarsa: soltanto nell'isola più meridionale di Kunashiri viene praticata l'agricoltura; in essa vi sono, inoltre, grandi foreste di conifere con sottobosco di felci, nelle quali vivono numerosi orsi. La popolazione indigena appartiene alla razza degli Ainu, primitivi abitatori dell'arcipelago, ma oggi essa non costituisce che poco più della metà della popolazione totale, a causa dell'immigrazione giapponese.
Kunashiri, è una delle isole principali dell'arcipelago; le coste sono seminate di villaggi, il maggiore dei quali, Ruyobetsu, conta 2181 ab. L'isola di Etorofu (Iturup), con i suoi due porti di Naibo e Rubetsu, ha pure una certa importanza. L'isola di Urup non ha che 33 abitanti e quella di Shumushu appena 12. Le altre isole sono quasi del tutto disabitate.