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CUNENE

di Elio Migliorini - Enciclopedia Italiana (1931)
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CUNENE (A. T., 118-119)

Elio Migliorini

Fiume dell'Africa occidentale lungo circa 1200 km. e con un bacino di 137 mila kmq., il quale segna nel suo corso inferiore per circa 350 km. il confine fra l'Angola e l'Africa di SO. È uno dei pochi fiumi di questa regione abbastanza ricchi d'acqua, ma ha solo scarsa importanza per la navigazione.

Nasce nell'altipiano del Bihé, a E. di Huambo, da molti rami sorgentiferi che percorrono una regione a savanne, e si dirige a sud alternando il letto sabbioso a quello sassoso. Per un breve tratto è navigabile anche nel corso medio; dalla confluenza del Quê fino a Mulondo si allarga e attraversa una regione paludosa, formando molte isole occupate da foreste, poi fino a Quiteve presenta rive alte a destra, rive paludose a sinistra in modo che la navigazione non è più possibile. Il letto, a 50 km. da Dongoena, comincia a farsi sassoso e interrotto da cascate, di cui la maggiore è quella di Ruacana, alta 76 m. Il corso ha assunto intanto la direzione est-ovest; in passato il Cunene non giungeva al mare ma finiva come fiume interno nella palude di Etosha; segue invece ora un paesaggio collinoso, quindi costeggia i monti Hondoto e presso il 13° meridiano forma la cascata Montenegro, incassata negli scisti cristallini. Quindi a 30 km. dal mare si perde in dune e da marzo a giugno è solitamente asciutto, in modo che non è possibile scorgere dal mare la sua foce. Gli affluenti maggiori sono quelli di destra; il Caculovar è fra questi il più importante.

Bibl.: F. E. Kanthack, Notes on the Kunene River, Southern Angola, in The geogr. Jour, LVII (1921), pp. 321-35; Marquardsen-Stahl, Angola, Berlino 1922, pp. 59-60.

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