SUDOVIANA, Cultura
Prende nome di cultura o civiltà S. una cultura che assunse caratteri particolari, legata a una popolazione stanziata, in età storica, nell'area N-E della attuale Repubblica di Polonia al di qua e al di là del confine che oggi separa la Polonia dalla Repubblica Sovietica di Lituania. Centro di questa area può dirsi l'odierna città polacca di Suwałki, non lontana dalla frontiera lituana.
Il nome di Sudoviani appare nelle cronache medievali per la prima volta in relazione con avvenimenti dell'anno 983 nella Cronaca di Nestore relativa alla Rutenia. Alla fine del sec. XIII la tribù S. appare quasi totalmente sterminata ad opera dei Cavalieri dell'Ordine Teutonico. È stato proposto di identificare questa popolazione con quella designata da Tolomeo (ii, 11, 15), nel II sec. d. C., col nome di Sudeni. Recenti campagne sistematiche di esplorazione archeologica da parte di studiosi polacchi e sovietici hanno posto in luce presso le località di Szwajcaria, Zywa Woda, Osowa e Szurpily aree sepolcrali databili fra il III e il V sec. d. C. e, comprese in queste, tre tombe "principesche". Una di queste, che per la maggiore dimensione della fossa, le suppellettili più numerose e più preziose, dovevano appartenere a un Capo, scoperta presso Szwajcaria, è databile, dalle fibule in bronzo con rivestimento di anellini d'argento, al IV sec. d. C. Vi sono stati rinvenuti elementi metallici che decoravano uno scudo (che doveva esser stato di cuoio) formati da dischi di lamina bronzea con rivestimento d'oro e d'argento e motivi di borchie e anelli concentrici e una piccola figurina ritagliata in lamina di bronzo placcata in argento raffigurante un cervide. Altri ornamenti simili appartenevano alla decorazione di briglie e alla testiera di un cavallo. Le armi di offesa erano costituite da una spada con fodero in legno, arco e frecce, con punta metallica.
Per l'età più antica rimane aperta la discussione se la cultura di S. possa rientrare o no nelle culture dei Campi di Urne (v.). La economia sembra basata essenzialmente sulla pastorizia (pecore e bovidi).
Bibl.: S. Bolin, Funde Römischer u. Byzant. Münzen in Ostpreussen, in Prussia, 26, 1926; C. Engel, Die kaiserzeitlichen Kultugruppen zwischen Weichsel u. Finnischem Meerbusen, ibid., 30, 1933, p. i ss.; J. Antoniewicz, The misterious Sudovian People, in Archaeology, II, 3, 1958, p. 158 ss.; id., The Sudovians, Bialystok 1962; M. Gimbutas, The Balts, Londra 1963.