TISZA, Cultura del
, Cultura del Cultura preistorica che risale al XXVIII-XXV sec. a. C. ed è un esempio di adattamento culturale neolitico. Ha il suo fulcro nell'area ungherese, precisamente nella vallata fluviale del Tisza; altri centri sono quelli di Kenezlö e di Polgar per cui questo aspetto culturale viene spesso chiamato Tisza-Polgar. È formato da elementi danubiani del periodo di transizione tra il Danubio I ed il Danubio II (v. danubiana, civiltà) in combinazione con elementi della tradizione Bükk.
L'orizzonte culturale Bükk, a sua volta, è una versione specializzata di vita neolitica propria dell'Ungheria settentrionale ad oriente del Danubio che conserva molti elementi della cultura mesolitica tra cui l'uso delle abitazioni in grotta. Si differenzia dagli aspetti culturali finitimi soprattutto in base alle forme dei vasi che sono globosi, decorati con bande parallele di linee finemente incise a volute e a disegni angolari assai complessi, spesso integrati dall'inserimento di pasta bianca. Abbonda la ceramica a superficie bruna. Gli strumenti, le armi, gli animali, i cereali, sono gli stessi della cultura danubiana. Le genti del Tisza vivevano in case rettangolari lunghe dai tre ai sette metri e seppellivano i loro morti, generalmente in posizione contratta, volti sia sul fianco destro che sul sinistro. Soprattutto sulla base delle ceramiche sono stati riconosciuti due stadi della cultura; nel primo le forme vascolari presentano tipi globulari (Bükk), piccole anfore e sostegni cruciformi (Danubiano I), vasi zoomorfi. La decorazione, in parte, è quella delle culture madri e consiste in incrostazioni operate dopo la cottura od in figurazioni modellate sugli orli dei vasi. Frequenti le pintaderas (v.), le fuseruole e i pesi da telaio. Tra gli strumenti l'accetta a forma di calzatura, le accette in corno di cervo e gli arponi di corno, molti dei quali provvisti di barbe. Nel secondo stadio culturale la tradizione Bükk si affievolisce ed il repertorio ceramico si arricchisce di fruttiere, calici e vasi con sostegni traforati i quali ultimi continueranno nel successivo periodo culturale Bodrogheresztur. In questo secondo periodo appaiono piccoli oggetti in rame.
Bibl.: V. Gordon Childe, The Davn of European Civilisation, Londra 1957, pp. 110 ss.; F. Hibben, Prehistoric Man in Europe, Oklahoma 1958, pp. 129 ss.; I. Bognár-Kutzián, The Copper Age Cemetery at Tiszapolgár-Basatanya, Budapest 1963.