CUCULCÁN
. Mitico demiurgo, legislatore dei Maya (v.) e fondatore della città di Mayapán. Il suo nome deriva dal vocabolo maya cucul, ossia l'uccello quetzal (Trogon collaris o Pharomacrus mocinno) e can "serpente"; l'etimologia è quindi la stessa del nome Quetzalcóatl con cui, del resto, il personaggio s'identifica, come anche con il Gucumatz dei Quiche e il legislatore Votán della stessa tribù. La prima notizia, dovuta all'esploratore P. F. Hernández, è riportata da Bartolomeo de las Casas (1545) nella sua Hist. Apolog. de las Indias Occidentales, CXXIII. È pure ricordato nelle cronache Chilam-Balam (v.) e dal vescovo del Yucatán, Diego de Landa.
C. sarebbe vissuto nel secolo X d. C., quale eroe civilizzatore dei Maya, presso i quali avrebbe introdotto la coltivazione del mais e del cotone e l'uso di cerimonie religiose. Viene rappresentato come un uomo barbuto con enormi denti uscenti dalla bocca e dalla fronte, il naso a proboscide, il capo ornato di piume. C. passa ancora come il fondatore, oltre che di Mayapán, di Palenque, antica e misteriosa città dei Maya nel Chiapas, forse identificabile con Nachan (= città dei serpenti), di Huelmetán (Soconusco), di Copán (Honduras) e d'altre; sarebbe stato pure guerriero e conquistatore della regione di Champotón, alla foce del Río Usumacinta (Campeche), della grande città Chich'en Itzá (v.) e forse anche d'Izamal nel Yucatán; si vuole che sia giunto a Utatlán nel Guatemala. Dopo aver nominato dei successori nella regione, si sarebbe avviato verso occidente, non dando più notizie di sé. Lo si credette salito al cielo e come dio fu adorato a Mayapán, ove un tempio-torre con quattro porte fu chiamato dal suo nome Cuculcán, e a Chich'en Itzá, ov'ebbe un tempio di forma circolare, unico nell'architettura religiosa dei Maya. Il suo culto si diffuse in breve in tutto il paese; il 16 del mese Xul (8 novembre) si solennizzava la sua festa detta Chic-Kaban. Anche oggidì è ricordato, secondo il Tozzer, presso i Lacandoni con il nome di Quqikan, "serpente policefalo che scende sulla terra".
Bibl.: E. Seler, Quetzalcoatl-Kukulcan in Yucatan, in Zeitschrift für Ethnologie, XXX (1898), pp. 377-410; Brinton, American Hero-Myths, Filadelfia 1882, pp. 159-68; Genet e Chelbatz, Histoire des peuples Mayas-Quichés, Parigi 1927, pp. 92-102.