CUCHULAINN
È l'eroe principale del più antico ciclo irlandese, o ciclo dell'Ulster. È figlio di Dechtire, sorella di Conchobar, re dell'Ulster, che regnava a Emain Macha (Navan Rath, o Navan Fort, presso Armagh); alcuni testi gli dànno per padre Sualdam (o Sualtach, Sualtam, Soaltainn, ecc.), uno dei guerrieri del "Ramo rosso" (così chiamati da una sala nel palazzo reale); altri testi alludono all'unione incestuosa di Conchobar e Dechtire; altrove C. è considerato figlio del dio Lug. A sei anni, C. vinse i cento fanciulli educati a corte dal druido Cuthbad e ottenne d'essere ammesso fra loro; uccise lo spaventoso cane del fabbro Culann e lo sostituì come custode dei beni di lui: onde mutò il nome di Setanta in quello di Cú Chulainn "cane di Culann". Sposò Emer, figlia di Fargall, e in Scozia apprese l'arte della guerra presso Donnal il Guerriero e l'amazzone Scathach. Quando Medb, regina del Connaught, invase l'Ulster, il diciassettenne C. per tre mesi difese da solo i confini. Passò la vita tra le battaglie, trasformandosi talvolta in gigante o in mostro; morì a vent'anni, ucciso in battaglia da Lugaid Mac Curvi e dai magi figli di Calatin Dana.
I testi che narrano la leggenda di C. sono per lo più del sec. XII, ma la loro redazione primitiva risale almeno al VII; la civiltà che descrivono è all'incirca quella del sec. I d. C. Aggiunte tardive hanno introdotto nella leggenda elementi cristiani: il più noto è l'evocazione di C. fatta da S. Patrizio innanzi al re Laoghaire. Generalmente si considera C. come un eroe solare.
Bibl.: H. D'Arbois de Jubainville, Cours de littérature celtique, II e V, Parigi 1884 e 1892; E. Hull, The C. Saga, Londra 1898; id., in Hastings, Encycl. of rel. and ethics, IV, Edimburgo 1911, s. v.; A. Nutt, C., the Irish Achilles, Londra 1900; W. Ridgeway, The date of the first shaping of the C. saga, Londra 1905; R. Thurneysen, Die irische Helden und Königsage, Halle 1921.